Italia e Estero

Sono rinviati a inizio giugno gli spostamenti tra regioni

L’altro cambiamento in arrivo da lunedì è l’addio all’autocertificazione, con le riaperture delle attività non sarà più necessario
Via Nazionale a Roma - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Le linee guida del governo per la Fase 2 sono pronte e sono state inviate alle Regioni: dal 18 maggio, seguendo le regole degli esperti del Comitato tecnico scientifico, potranno far ripartire le attività valutando autonomamente quali riaprire subito e quali invece devono ancora attendere, come i centri sportivi e le palestre per i quali si ipotizza il 25.

«Si tratta di indicazioni che il governo dà per una tutela rigorosa ed esclusiva sul lavoro», dice il ministro Boccia in Parlamento, ribadendo però la necessità di muoversi con la massima cautela: l’Italia «è un malato in condizioni migliori di prima, che non può permettersi ricadute».

Lunedì ci sarà dunque il primo banco di prova per il secondo step della Fase 2, anche se le difficoltà già si intravedono: i documenti tecnici per negozi, bar, ristoranti, spiagge, estetisti e parrucchieri fissano paletti molto stringenti. Questi ultimi potranno essere aperti anche domenica e lunedì, dovranno allestire degli spazi all’aperto per far attendere i clienti e distanziare le postazioni di due metri. Non sarà possibile neanche leggere una rivista e lo shampoo sarà obbligatorio, così come mascherine, guanti e visiere per i lavoratori e mascherine per i clienti.

L’altro cambiamento in arrivo da lunedì è l’addio all’autocertificazione, con le riaperture delle attività non sarà più necessario giustificare gli spostamenti. Il modello resterà per i movimenti tra una regione e l’altra, che saranno possibili solo per motivi di necessità, lavoro e salute. Prima di giugno, hanno ribadito sia Boccia sia il viceministro alla Salute, Sileri, non ci sarà mobilità tra le regioni.

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