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Schianto a Cervia, la 24enne bresciana non risponde al gip

La donna di Pontoglio è accusata di omicidio stradale plurimo e avrebbe solo confermato la sua versione. Chiesta la custodia cautelare in carcere
Le auto e la moto coinvolte nello schianto a Cervia - Foto da Corriere Romagna
Le auto e la moto coinvolte nello schianto a Cervia - Foto da Corriere Romagna
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La 24enne di Pontoglio, accusata di omicidio stradale plurimo e di lesioni con l'aggravante della guida in stato di ebbrezza, stamattina davanti al gip del Tribunale di Ravenna si sarebbe avvalsa della facoltà di non rispondere.

La ragazza, coinvolta nel drammatico sinistro avvenuto la notte tra venerdì e sabato a Pinarella di Cervia nel quale hanno perso la vita due amiche di 62 e 52 anni e un uomo di 39 in sella al suo scooterone, avrebbe scelto questa linea difensiva, dopo essersi confrontata con il suo legale, l'avvocato del Foro di Bergamo, Marco Geroni. 

Il sostituto procuratore titolare del fascicolo, Cristina D'Aniello, invece, oltre alla convalida dell'arresto nei confronti della giovane che al momento si trova ai domiciliari nella casa sulla riviera Romagnola che aveva preso per le vacanze, ha chiesto la custodia in carcere. Sulla misura cautelare il giudice Andrea Galanti al momento si è riservato: la decisione dovrebbe arrivare domani.

La giovane di Pontoglio si sarebbe limitata a leggere una breve relazione, confermando di fatto quanto aveva già detto agli agenti della Polizia locale intervenuti sul posto: a invadere la corsia non sarebbe stata lei, alla guida di una Mercedes A180, bensì la Fiat Panda, sulla quale viaggiavano due delle tre vittime insieme a una terza amica ricoverata in ospedale. Insomma, una versione completamente opposta a quella degli inquirenti

Sull'esito del test alcolemico (nel sangue è stato trovato un valore doppio rispetto al limite consentito) non avrebbe detto nulla, mentre avrebbe ribadito di assumere farmaci per una patologia.

 

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