Italia e Estero

Russiagate, post da Mosca per influenzare l'elettorato Usa

Secondo Facebook tra il 2015 e il 2017 80mila contenuti potrebbero essere stati visti da 126 milioni di americani
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Si apre un nuovo filone dello scandalo «Russiagate». Il nuovo allarme arriva proprio da Facebook che, in una dichiarazione scritta depositata presso la Commissione Giustizia del Senato che sta indagando sul caso, ha sostenuto che i contenuti sponsorizzati dalla Russia durante le elezioni presidenziali Usa potrebbero essere stati visti da 126 milioni di americani.

Dalle indagini emergerebbe che dal giugno del 2015 all'agosto del 2017 la propaganda di Mosca per influenzare la politica americana è stata di 80.000 post su Facebook, ma il bilancio finale potrebbe persino rivelarsi più grave.

I manager di Facebook, Twitter e Alphabet saranno sentiti questa settimana da tre commissioni parlamentari che stanno indagando sulle interferenze del Cremlino nei mesi precedenti e successivi all'Election day dello scorso 8 novembre.

Anche su Youtube sono stati scoperti oltre mille video caricati da 18 canali «probabilmente legati» con la campagna di video in inglese che sembrerebbero orientati politicamente.

Intanto dall’altra parte dell’oceano il ministro degli Esteri Russo Lavrov, ha respinto le accuse definendo le denunce di intrusioni russe nelle elezioni negli Stati Uniti e in Europa «fantasie». «Recentemente Mosca è stata accusata di aver interferito sulla nomina di un ministro in Sudafrica – ha riferito - Non c'è limite alla fantasia».

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