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Roghi in Sardegna, aperta un’indagine d’incendio colposo

Non ci sono indagati, ma è quasi certa la mano dell’uomo in un paio di incendi del 23 luglio
Il territorio dell’Oristanese distrutto dalle fiamme - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Il territorio dell’Oristanese distrutto dalle fiamme - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Un rogo partito, quasi certamente, da un’auto in panne, in piena campagna, che ha preso fuoco. Ma poi, ci potrebbe essere la mano dell’uomo nel gigantesco incendio che ha divorato il Montiferru, nell’Oristanese. Responsabili. Sicuramente ci sono responsabilità da accertare. Per questo la Procura di Oristano ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di incendio colposo aggravato dal rischio per gli edifici e dal danno grave persistente all’ambiente. Al momento non ci sono indagati. E si attende la relazione del Corpo forestale per capire come procederà la Procura.

Sotto la lente della magistratura quanto accaduto il 23 luglio in quell’auto parcheggiata lungo la provinciale 15, all’altezza di Bonarcado. Un focolaio che ha divorato 20 ettari di terreno, inizialmente spento. Ma poi, a causa del forte vento di scirocco e per le alte temperature, ha ripreso vigore allargandosi su tutto il Montiferru, spostandosi per oltre 50 chilometri. L’incendio sarebbe quindi di natura accidentale, anche se bisognerà stabilire come l’auto abbia preso fuoco e soprattutto capire come e perché un incendio, inizialmente domato, si sia riacceso con tanta violenza. Spetterà agli investigatori della forestale fornire tutti gli elementi agli inquirenti per avere un quadro completo della situazione a attribuire eventuali responsabilità per l’accaduto. Le verifiche sono condotte dal Nucleo investigativo regionale del Corpo forestale, dal Nucleo provinciale di Oristano e dalle Stazioni di Villaurbana, Seneghe e Ales.

Per altri due roghi, invece, ci sarebbe la mano dell’uomo. Il primo è partito da Usellus e ha raggiunto Villaurbana danneggiando aziende agricole, divorando terreno e distruggendo anche un cantiere Forestale; il secondo, più piccolo, nell’area tra Escovedu-Mogorella, ed è stato spento subito.

Intanto proseguono senza sosta le operazioni di bonifica nelle zone devastate dal fuoco. Oltre alle squadre a terra di Protezione civile, Corpo forestale, Vigili del fuoco e i volontari, attivi dall’alba al tramonto gli elicotteri della flotta regionale e i Canadair. E mentre la carovana della solidarietà non si ferma, con gli aiuti alle aziende agricole colpite dal fuoco, oggi ha parlato in Consiglio regionale il governatore della Sardegna Christian Solinas. «Le istituzioni devono fare la propria parte: ho chiesto all’assessore del Bilancio di verificare immediatamente quali disponibilità ci possano essere per stanziare nell’immediato un fondo di interventi rapidissimi, laddove non si possa attendere l’esito della contrattazione con il Governo su altri tipi di fondi», ha detto in Aula, aggiungendo: «Dobbiamo uscire assieme dall’emergenza, coinvolgendo tutti i soggetti istituzionali, i territori, le aziende», e osservando che «negli ultimi tempi sono state sacrificate attività che avevano la finalità di preservare e manutenere le superfici boschive».

 

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