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Restrizioni: che si può fare? Le risposte di Regione Lombardia

Ecco un estratto dal documento presente sul sito del Pirellone: domande e risposte sul rispetto delle restrizioni in Lombardia
A passeggio con il  cane ai tempi del Coronavirus: foto simbolica
A passeggio con il cane ai tempi del Coronavirus: foto simbolica
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Regione Lombardia, epicentro dell’emergenza coronavirus. Anche alla luce del nuovo decreto del Governo, con misure di contenimento del contagio, ecco - riprendendo alcuni  contenuti proposti dal sito del Pirellone - una serie di chiarimenti circa il nostro territorio regionale, proposti in forma di domanda e risposta.

Quanto durano le misure restrittive vigenti?
L’Ordinanza regionale è valida fino al 15 Aprile 2020.

Possono continuare ad essere attivi i distributori automatici di acqua e di latte sfuso?

Sì. Sia i distributori automatici di acqua potabile che quelli di latte sfuso non rientrano nella categoria dei distributori automatici di prodotti (bevande e alimenti) confezionati. I fruitori devono mantenere la distanza di almeno un metro da altre persone.

I tabaccai possono restare aperti?
Possono restare aperti i tabaccai limitatamente alla rivendita di generi di monopoli e di valori bollati. Sono anche permesse le attività di incasso tributi, pagamento di utenze, ricarica telefonica e altre attività similari.

L’attività degli agenti di commercio è sempre consentita oppure è consentita limitatamente ai settori non interessati dalla chiusura?
Possono svolgersi le sole attività professionali negli studi in presenza relativamente ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza. Se l’attività non si sviluppa in uno studio, occorre limitarsi ai settori produttivi non interessati alla chiusura.

La misurazione della temperatura ai clienti è raccomandata per i supermercati e per le farmacie? Sono esclusi i negozi di vicinato?
La misurazione della temperatura è raccomandata per la grande distribuzione e per le farmacie, visto il grande afflusso di persone allo scopo di prevenzione e tutela.

È consentita l’attività motoria o sportiva all’aperto?
Sono vietate le attività motorie svolte all’aperto anche singolarmente se non nei pressi delle proprie abitazioni, ossia nel proprio cortile, in terrazzo, o comunque nel raggio di 200 metri dalla propria dimora.

Sono attive le attività di manutenzione del verde?
Le attività di manutenzione del verde devono considerarsi sospese.

Quali cantieri possono permanere in attività ai sensi dei provvedimenti regionali?
Possono proseguire nell’attività tutti i cantieri collegati alla manutenzione e funzionamento degli altri servizi essenziali o collegati a motivi di urgenza o sicurezza.

Sono assicurate le attività degli studi medici privati anche associati?
Gli studi medici privati anche in forma associata possono erogare su appuntamento le prestazioni relative a servizi indifferibili ed urgenti (ad esempio, ginecologi che assistono donne in gravidanza o pazienti psichiatrici in terapia, dentisti...).

Sono attive le imprese di pulizia?
Sono consentiti i servizi di pubblica utilità o indifferibili. Le attività di sanificazione, igienizzazione, pulizia sono comprese in tale categoria in quanto fondamentali per il contrasto alla diffusione del virus.

Come devono comportarsi portinerie condominiali e servizi di custodia?
I custodi e i portinai possono continuare a svolgere l’attività di rotazione dei sacchi rifiuti e pulizie condominiali, oltre che garantire le mansioni di assistenza ai condomini.

Come devono comportarsi badanti e colf?
Sono da considerare essenziali i servizi resi da badanti, non quelli delle colf.

Quali tipologie di spostamenti sono consentiti?
I provvedimenti nazionali vietano gli spostamenti e la mobilità limitandola al proprio territorio comunale. Sussistono, tuttavia, eccezioni al divieto dettate da ragioni di urgenza e necessità primarie della vita, tra i quali è ragionevole menzionare i casi di assistenza domiciliare a favore di parenti, anziani, soggetti per i quali è prevista la permanenza a domicilio quale forma di tutela dal contagio, spostamenti nei comuni limitrofi per acquisto di medicinali o alimentari qualora nel proprio comune non vi fosse nessun esercizio aperto.

Con apposita documentazione medica, comprovante il quadro clinico del bambino-ragazzo, la descrizione dei fattori di stress psichico associati alla persona con disabilità e con necessità elevata di supporto, è possibile accompagnarli per una passeggiata e allontanarsi dalla propria abitazione?
Sì, rispettando le regole di distanziamento sociale per prevenire il contagio del virus (sono vietati gli assembramenti). L’esigenza può essere supportata da specifica certificazione rispetto alla necessità di uscita ma anche autocertificata, indicando quale sia la ragione di «necessità» (si deve avere con sé l’autocertificazione, ed è consigliabile munirsi di altra documentazione, come il certificato attestante la condizione fisica o di disabilità rilasciato dal proprio medico curante o dalla struttura che segue l’assistito).

A quali condizioni è possibile effettuare la consegna a domicilio di cibi e bevande?
Tutti gli esercizi autorizzati alla commercializzazione e somministrazione di cibi e bevande, compresi i prodotti agricoli, possono consegnare a domicilio tali prodotti. Devono essere rispettati i requisiti igienico sanitari, sia per il confezionamento che per il trasporto. Chi organizza l’attività di consegna a domicilio deve evitare che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro.

 

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