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Reati in calo in Italia, ma cresce il cybercrimine: il bilancio

Dossier Viminale: 50 milioni di controllati per prescrizioni Covid. Crescono gli sbarchi
Cybercrimine (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
Cybercrimine (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
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Un forte aumento degli sbarchi di migranti (+128%), un calo generalizzato dei reati (-7%), ma una crescita impetuosa dei delitti informatici (+27%). Questo il bilancio di un anno (1 agosto 2020-31 luglio 2021) contenuto nel tradizionale dossier di fine anno diffuso a Viminale in occasione della conferenza stampa del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese.

Consistente, per le forze dell'ordine, anche l'impegno sul fronte Covid: dall'11 marzo 2020, data di inizio dell'emergenza, sono state controllate quasi 50 milioni di persone, con 720mila sanzionati ed oltre 11mila denunciati: gli esercizi commerciali sottoposti a verifica sono stati 11 milioni: 26mila i titolari multati, 7.500 i provvedimenti di chiusura disposti.

Nel periodo considerato si sono registrati 1.875.038 delitti, tra cui 276 omicidi, il 6,4% in meno rispetto anno precedente. Calano anche rapine (-3,8%) e furti (12,8%), ma aumentano le truffe (+16,2%). I femminicidi sono stati 105, in flessione del 14% rispetto ai 122 dell'anno precedente.

Stabili le denunce per stalking: 15.989, donne il 74% delle vittime. In forte crescita, poi, le manifestazioni di piazza: sono state 15.672 (60%), di cui 379 con disordini (+68%) e 264 con feriti tra le forze di polizia (+90%).

Capitolo web: sono 4.938 gli attacchi cyber rilevati e 102.517 gli alert diramati (+22%). In netto aumento gli arresti 144 (+235%) e le denunce 1.541 (+86%). Trend al rialzo anche per gli atti intimidatori. Quelli contro gli amministratori locali sono stati 369 nel primo semestre di quest'anno (+15% rispetto al primo semestre 2020).

I giornalisti minacciati sono stati invece 110 nei primi sei mesi dell'anno (+11%). Per quanto riguarda la lotta alla criminalità organizzata i latitanti arrestati sono stati 45 (-44%); in aumento, invece, i sequestri di beni: 8.785, per un valore di 1.905 mln di euro (+31,7%) e le confische (4.246 per un valore di 1.731 mln di euro (+366%).

Nell'anno preso in considerazione sono 49.280 i migranti sbarcati in Italia, oltre il doppio rispetto al periodo 1 agosto 2019-31 luglio 2020. Nell'82,6% dei casi si è trattato di sbarchi autonomi, mentre il 17,4% è stato soccorso in area sar (l'8,6% da navi ong). Gli scafisti arrestati sono 147 (+26%). L'80% delle imbarcazioni sono partite da Libia e Tunisia. Tra i Paesi di provenienza dei migranti primeggiano i tunisini (14.153), seguiti da bengalesi (6.027) e ivoriani (3.312). Con i corridoi umanitari sono arrivati in 413, mentre 228 afghani sono stati accolti con l'operazione Aquila, rivolta agli ex collaboratori del contingente italiano ed alle loro famiglie.

Complessivamente nel sistema di accoglienza ci sono 76.279 persone, con un calo dell'11,6% rispetto al 31 luglio 2020. Le richieste d'asilo presentate sono state 41.052 (+16%), quelle esaminate 43.877. Il 38% delle istanze hanno ricevuto il diniego, mentre lo status di rifugiato è stato riconosciuto nel 12% dei casi. E gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia risultano in calo del 4,7%: sono 3.825.944. 

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