Italia e Estero

Per medici e infermieri il Covid-19 è malattia professionale

Inail: per il personale sanitario si prefigura anche l’infortunio sul lavoro per coronavirus
Inail: nuove malattie professionali
Inail: nuove malattie professionali
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Il coronavirus è una malattia professionale e s’inquadra anche come infortunio sul lavoro. Ad affermarlo è il presidente dell’Inail, Franco Bettoni. Il coronavirus è una «nuova malattia professionale» e ha la «piena tutela». Così il presidente dell’istituto spiega - in un’intervista al Sole 24 Ore - che tutti i casi accertati di infezione Covid19 in occasione di lavoro faranno scattare la piena tutela Inail, con la temporanea automatica che copre integralmente lo stipendio per tutto il periodo della quarantena, come per le altre malattie o infortuni.

Intanto l’istituto si prepara alla validazione straordinaria e in deroga dei nuovi dispositivi di protezione che verranno prodotti: «Nelle ultime settimane avevamo già collaborato con la Protezione civile per la verifica dei dispositivi di protezione arrivati anche da altri Paesi». Subito chiarisce: «Non siamo un ente certificatore. E le validazioni saranno esclusivamente sui dispositivi prodotti per questa fase di emergenza epidemiologica».

Difficile ora una stima dei contagiati sul lavoro però - osserva - «partiamo dai quasi 2.700 sanitari infetti. Daremo i primi dati precisi sul trimestre a fine aprile». Poi, fa presente che «saranno tutelati dall’Inail anche gli eventi infettanti accaduti durante il percorso casa lavoro e viceversa, configurabili quindi come infortuni in itinere. E per le aziende gli eventi Covid19 non determineranno oscillazioni del tasso per andamento infortunistico. Per chi ha una rendita Inail in corso sono sospesi invece i termini di revisione fino a giugno. Le prestazione resteranno immutate fino alla fine dell'emergenza».

I contagi da nuovo coronavirus di medici, infermieri e altri operatori dipendenti del Servizio sanitario nazionale e di qualsiasi altra struttura sanitaria pubblica o privata assicurata con l’Inail, avvenuti nell’ambiente di lavoro o a causa dello svolgimento dell’attività lavorativa quindi sono tutelati a tutti gli effetti come infortuni sul lavoro. L’Istituto precisa che la tutela assicurativa si estende anche ai casi in cui l’identificazione delle precise cause e modalità lavorative del contagio si presenti problematica. Se l’episodio che lo ha determinato non può essere provato dal lavoratore, infatti, si presume che il contagio sia una conseguenza delle mansioni svolte. Sono ammessi alla tutela dell’Istituto gli operatori che ovviamente risultino positivi al test specifico di conferma del contagio.

 

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