Italia e Estero

Pd, sostegno all'Ucraina ma no all'uso del Pnrr per le armi

Partito spaccato nel voto al Pe sul piano munizioni Ue
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ROMA, 01 GIU - La delegazione italiana dei socialisti e democratici si divide sul voto al piano munizioni Ue. Dopo la bocciatura degli emendamenti che chiedevano lo stop all'uso dei fondi Pnrr e di Coesione per l'acquisto di armi e munizioni, la maggioranza della delegazione, dieci europarlamentari, incluso il capodelegazione Pd Brando Benefei, hanno supportato il piano della Commissione. Astenuti invece Piero Bartolo, Camilla Laureti, Franco Roberti e Achille Variati. In S&D contrario Massimiliano Smeriglio, che tuttavia non è del Pd. Contraria la delegazione del M5s e i verdi Piernicola Pedicini e Rosa D'Amato. Astenuto l'ex M5s Giarrusso.

La linea del Nazareno è stata illustrata bene da Elly Schlein: pieno sostegno all'Ucraina, no all'uso dei fondi del Pnrr per le armi. Questa, viene ribadito da fonti dem riguardo il voto di oggi all'Europarlamento, è la posizione della segretaria, che non ha dato indicazioni di voto, nel rispetto dell'autonomia del gruppo.

"E' come sul Mes: noi chiediamo di ratificarlo, poi l'Italia non lo utilizzerà. Non è un caso che noi abbiamo votato contro l'uso dei fondi del Pnrr all'europarlamento" per le armi. Lo dichiara il senatore del Pd Alessandro Alfieri, responsabile Pnrr del partito, parlando con i giornalisti davanti alla Camera. "Fdi e Fi invece - aggiunge - hanno bocciato i nostri emendamenti. Chiediamo a Fitto di essere molto chiaro nel dire che i soldi del Pnrr vanno nei progetti originali e non in aiuti militari".

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