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Passeggiate genitore-figli: «Una follia, è un atto gravissimo»

L'assessore al Welfare della Lombardia Gallera boccia la scelta del Viminale: «Rischia di creare un effetto psicologico devastante»
Una donna passeggia con un bambino - Foto Ansa/Epa © www.giornaledibrescia.it
Una donna passeggia con un bambino - Foto Ansa/Epa © www.giornaledibrescia.it
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«Non è questo il momento di abbassare la guardia. La circolare diffusa dal ministero dell'Interno rischia di creare un effetto psicologico devastante, vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti finora».

Lo afferma l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera riguardo alle indicazioni del Viminale sulle attività motorie. Ai genitori, uno per volta, è infatti consentito passeggiare con i figli nei pressi dell'abitazione.

«Il provvedimento ministeriale - secondo Gallera - potrebbe essere inteso come un segnale di allentamento delle misure di contenimento assunte finora. Misure rigide, importanti, che hanno però consentito di contenere la curva dei contagi del coronavirus». 

Per l'assessore, «la luce in fondo al tunnel rischia di allontanarsi o di spegnersi del tutto nel momento in cui vengono trasmessi messaggi ambigui: l'indicazione utile per tutti deve essere quella di rimanere a casa, ancora per qualche settimana. Solo così riusciremo a sconfiggere questo nemico subdolo e invisibile». La circolare «è una follia, è un atto gravissimo», ha poi aggiunto al Tg5.

«Le regole sugli spostamenti non cambiano - ha specificato a riguardo il Viminale in una nota -. La circolare del ministero dell'Interno del 31 marzo si è limitata a chiarire alcuni aspetti interpretativi sulla base di richieste pervenute al Viminale. In particolare, è stato specificato che la possibilità di uscire con i figli minori è consentita a un solo genitore per camminare purché questo avvenga in prossimità della propria abitazione e in occasione di spostamenti motivati da situazioni di necessità o di salute».

 

 

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