Italia e Estero

No Green pass a Roma, sdegno bipartisan e solidarietà alla Cgil

Draghi telefona a Landini: «Qualsiasi intimidazione è inaccettabile». Dalle 10 aperta la sede Cgil Brescia per presidio
Il video dell'assalto alla sede nazionale della Cgil a Roma - Pagina YouTube LocalTeam
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L’assalto alla Cgil e le violenze contro le forze dell’ordine che ieri hanno sconvolto il centro di Roma provocano sdegno e reazioni durissime da parte del capo dello Stato, del premier, del governo, delle istituzioni e dei partiti. Sergio Mattarella chiama Maurizio Landini per esprimergli solidarietà. Anche il premier Mario Draghi telefona al leader del primo sindacato italiano, per dargli la «piena solidarietà» di tutto l’esecutivo e ribadire che «i sindacati sono un presidio fondamentale di democrazia e dei diritti dei lavoratori. Qualsiasi intimidazione nei loro confronti - si legge nella nota di Palazzo Chigi - è inaccettabile e da respingere». Draghi condanna le violenze: «Il diritto a manifestare le proprie idee non può mai degenerare in atti di aggressione e intimidazione» dice.

La Cgil ha annunciato un presidio democratico nella sua sede romana dalle 10 di oggi e in diretta su collettiva.it, oltre all'apertura straordinaria di tutte le sedi locali. Quella di Brescia aprirà le porte a partire dalle 9 di questa mattina. «Dopo l'assalto siamo in presidio nella nostra sede locale, in risposta al fascismo e allo squadrismo a cui abbiamo assistito» ha detto il segretario della Cgil di Brescia Francesco Bertoli.

Inoltre, per il 16 ottobre è stata organizzata una manifestazione antifascista a Roma.

Netta presa di posizione anche dei presidenti delle Camere. Condanna unanime dei partiti contro i violenti. E totale vicinanza alle forze dell’ordine, ma le sfumature nel definire gli autori di questi assalti sono diverse: se il centrosinistra e i 5 stelle parlano di attacchi «fascisti» e «squadristi», per parte del centrodestra i militanti no-vax e di Forza Nuova che hanno assaltato la sede della Cgil nazionale sono «pochi criminali» e «delinquenti». Durissimo il Pd. Enrico Letta dice esplicitamente che «è l’ora di sciogliere Forza Nuova».

Nel centrodestra, il primo a condannare è il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani: «Non c’è spazio nel nostro Paese per i violenti. Mi auguro che i responsabili vengano individuati al più presto!». Più tardi, in contemporanea, le reazioni di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. La leader di FdI, da Madrid, definisce «vergognose» le immagini delle violenze di Roma. Quindi esprime la sua «totale vicinanza alle forze dell’ordine e la piena solidarietà al segretario dalla Cgil, Maurizio Landini».

  • No Green pass violenti in centro a Roma
    No Green pass violenti in centro a Roma
  • No Green pass violenti in centro a Roma
    No Green pass violenti in centro a Roma
  • No Green pass violenti in centro a Roma
    No Green pass violenti in centro a Roma

«Solidarietà - prosegue - anche a migliaia di manifestanti scesi in piazza per protestare legittimamente contro i provvedimenti del governo e di cui nessuno parlerà per colpa di delinquenti che usano ogni pretesto per mettere in atto violenze gravi e inaccettabili». Infine Meloni attacca il ministro Lamorgese per non essere stata capace di gestire l’ordine pubblico, così come il segretario leghista, Matteo Salvini. Il quale condanna la violenza ma distingue chi voleva manifestare e chi ha provocato incidenti: «La violenza non è mai giustificata, non è mai la soluzione. Non confondiamo la violenza di pochi criminali con le richieste ragionevoli di chi vuole tutelare salute, diritti, libertà e lavoro».

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