Italia e Estero

Melnyk, chiedere pace e stop alle armi è fare gioco Russia

Lo dice l'ambasciatore ucraino in Italia a commissioni Esteri
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ROMA, 22 MAR - "Sono consapevole che per alcuni politici in Italia e per i loro eletti il tema della fornitura di armi sta diventato sempre più sensibile. La pace è possibile esclusivamente sulla base dei principi di diritto internazionale e della carta Onu. Tutte le altre mezze soluzioni non saranno in grado di garantire una pace vera. E per arrivare ai negoziati di pace servono le armi. Chiedere la pace in Ucraina e lo stop all'invio degli aiuti militari significa fare il gioco solo di una parte, la Russia. Significa chiedere la resa dell'Ucraina".

Così l'ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk,in audizione alle commissioni riunite Esteri. "La disinformazione e la propaganda russa è presente in Europa e in Italia in particolare". Lo ha detto l'ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, in audizione alle commissioni riunite Esteri di Senato e Camera. "Purtroppo mi sembra che la Russia abbia investito tantissimo per la diffusione della sua narrativa. Non sentire quello che sta dicendo la Russia tramite diversi esperti sui canali televisivi significa chiudere gli occhi. Tante cose sono state realizzate, con la chiusura dei canali russi, ma purtroppo rimane spazio dove si sente questa propaganda russa", ha sottolineato.

"La Russia sta conducendo probabilmente la più grande operazione di sottrazione di minori nella storia moderna. Più di 16mila bambini ucraini sono stati già deportati, molti di loro sono stati dati illegalmente in adozione inviati in campi di rieducazione e vittime di abusi. Questo ha portato alla storica decisione della Corte penale di emettere mandato di arresto per Putin" e "ci aspettiamo che la Cpi continui il suo importante lavoro in collaborazione con le forze ucraine" ha detto Melnyk.

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