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Lorenzo: «Ho pensato solo che il bambino andava salvato»

Lorenzo Pianazza, lo studente che ieri ha salvato un bimbo caduto in metropolitana a MIlano, racconta le emozioni del suo gesto
L'interno della metropolitana milanese
L'interno della metropolitana milanese
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«Ho pensato che mancava poco e che il bambino andava salvato. Certo, oggi continuo a pensare che senza l'intervento della signora dell'Atm, sarei riuscito a salvare il bambino, ma io non ce l'avrei fatta»: Lorenzo Pianazza racconta così le emozioni di un gesto che non pensava avrebbe provocato tale clamore.

Ieri, quando ha visto un bambino di due anni cadere sui binari della metropolitana a Milano, si è tolto lo zaino dalle spalle ed è sceso per prenderlo e metterlo in salvo nelle mani della madre: «Sto bene ma a ripensarci oggi mi sono reso conto che potevo forse morire e ho tanta adrenalina addosso. Senza l'intervento dell'Atm, non penso che avrei avuto il tempo di uscire dai binari».

«Penso che 9 persone su 10 avrebbero fatto quello che ho fatto io - spiega - non pensavo davvero che scoppiasse tutto questo clamore. Pensavo che alla gente non gliene fregasse niente e invece sono onorato per tutte queste chiamate che ricevo, non sono mai stato al centro dell'attenzione». E oggi pomeriggio è stato a Palazzo Marino dove è stato invitato dal sindaco di Milano Giuseppe Sala che lo ha ringraziato per il suo senso civico.

«Il sindaco mi ha ringraziato, abbiamo parlato dell'accaduto e mi ha chiesto la mia versione dei fatti. L'ho ringraziato io per avermi convocato», ha detto Lorenzo al termine dell'incontro in forma privata avvenuto assieme ai suoi genitori: «Mia mamma è molto orgogliosa, sono tutti molto orgogliosi. Non sapevo se la metro sarebbe arrivata o meno, sono andato pensando che ce la facevo e ce l'ho fatta». «La mamma del bambino mi ha già ringraziato, l'importante è che il figlio sia di nuovo tra le sue braccia - ha concluso il ragazzo - L'importante è che ho salvato suo figlio, il resto poco importa»

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