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Lombardia 2023, Unione di Centro non potrà partecipare alle elezioni regionali

Dopo Brescia, gli elenchi di «Verde è popolare – Udc» sono stati esclusi anche dalle province di Milano, Monza-Brianza e Como
Giovanni Petriccione delegato per Verde è popolare - Udc - Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Giovanni Petriccione delegato per Verde è popolare - Udc - Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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L’Unione di Centro non potrà partecipare alle elezioni regionali del prossimo 12 e 13 febbraio. Dopo l’esclusione della lista dalla provincia di Brescia, causato dalla mancanza di 22 firme – rigetto per il quale pende ancora un ricorso al tribunale di Milano -, gli elenchi di «Verde è popolare-Udc» sono stati esclusi anche dalle province di Milano, Monza-Brianza e Como.

Una notizia giunta stamattina ai vertici regionali del partito che, di fatto, impedisce allo Scudo Crociato di presentarsi alla competizione elettorale. La legge regionale impone, infatti, che per poter concorrere alle elezioni, una lista deve essere presente in almeno cinque province lombarde. L’Udc, sabato scorso, nell’ultimo giorno utile per la presentazione delle liste, aveva depositato il simbolo esattamente in cinque province: Milano, Monza-Brianza, Como, Mantova e Brescia. Sarebbe bastata anche solo l’esclusione da uno di questi territori per impedire, di fatto, alla formazione che fa capo a Lorenzo Cesa (Udc) e Gianfranco Rotondi (Verde è Popolare) di partecipare alle elezioni.

A questo punto, se anche il ricorso presentato in Corte d’Appello a Brescia fosse accolto, lo sforzo risulterebbe del tutto inutile.

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