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Lettera di Zaki alla fidanzata: «Voglio tornare a Bologna»

Il testo pubblicato dalla pagina social creata dalla rete di attivisti che ne chiede la liberazione e consegnato alla famiglia
Patrick Zaki, studente a Bologna
Patrick Zaki, studente a Bologna
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Patrick Zaki soffre, ma resiste. «Combatterò finché non tornerò a studiare a Bologna», scrive in italiano lo studente egiziano concludendo una lettera, in arabo, alla fidanzata, pubblicata dalla pagina social creata dalla rete di attivisti che ne chiede la liberazione e consegnata alla famiglia durante una visita nel carcere dove è detenuto ormai da un anno e mezzo.

«La mia indagine è ripresa, il che potrebbe significare che un giorno andrò in tribunale e avrò un processo e questo è molto peggio di quanto mi aspettassi. Dopo un anno e mezzo, non potevo fare a meno di pensare che avrò presto la mia libertà, ma ora è chiaro che non accadrà presto», dice. «Nei nostri incubi peggiori - scrive ancora lo studente alla ragazza - non avremmo mai potuto immaginare uno scenario come questo. Da quando sono partito per Bologna abbiamo fatto tanti progetti. Mi rende estremamente triste che non potrà succedere, la mia situazione sta peggiorando di giorno in giorno».

Il 30enne è in carcere da febbraio 2020, da quando venne arrestato mentre rientrava in Egitto per una visita alla famiglia, con l’accusa di propaganda sovversiva su Internet.

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