Italia e Estero

La violenza di genere è una questione di famiglia

Nel 2018 sono state uccise 142 donne, 119 delle quali in famiglia: «Gelosia e possesso» sono ancora il movente principale (32,8%)
Una panchina rossa contro la violenza di genere - Foto © www.giornaledibrescia.it
Una panchina rossa contro la violenza di genere - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Violenza di genere ancora in crescita nel 2018: sono state 142 le donne uccise (+0,7%), 119 in famiglia (+6,3%). È quanto si legge nel rapporto Eures 2019 su «Femminicidio e violenza di genere in Italia», uscito a pochi giorni dalla Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 novembre.

Nel rapporto si sottolinea che non si è mai registrata una percentuale così alta di vittime femminili rispetto al totale (40,3% contro il 35,6% dell’anno precedente). «Gelosia e possesso» sono ancora il movente principale (32,8%). In aumento anche le denunce per violenza sessuale (+5,4%), stalking (+4,4%) e maltrattamenti in famiglia (+11,7% nel 2018).

Sono invece 94 gli omicidi con vittime femminili censiti in Italia dall'Eures nei primi 10 mesi del 2019. 

Ad aumentare nel 2018 sono soprattutto i femminicidi commessi in ambito familiare/affettivo (+6,3%, da 112 a 119), dove si consuma l'85,1% degli eventi con vittime femminili. Anche nel 2018 la percentuale più alta dei femminicidi familiari è commessa all'interno della coppia, con 78 vittime pari al 65,6% del totale (+16,4% rispetto alle 67 del 2017): in 59 casi (pari al 75,6%) si è trattato di coppie «unite» (46 tra coniugi o conviventi), mentre 19 vittime (il 24,4% di quelle familiari) sono state uccise da un ex partner. 

Il Nord conferma anche nel 2018 la più alta presenza di donne uccise (66, pari al 45% del totale italiano, di cui 56 in famiglia), mentre il 35,2% dei femminicidi si registra al Sud (50 casi, di cui 42 in famiglia) e il 18,3% nelle regioni del Centro (26 casi, di cui 21 in famiglia). 

In costante aumento negli ultimi cinque anni, poi, le violenze sessuali denunciate, che raggiungono nel 2018 le 4.886 unità, con una crescita del 5,4% sul 2017 e del 14,8% sul 2014. Di queste ben 1.132, pari al 25,9% del totale, risultano minorenni. 

 

 

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