La terra trema ancora: scossa 4.7 alle 8,56 e nuovi crolli
Non si ferma lo sciame sismico che sta investendo il centro Italia. In queste ore anche il freddo pungente complica la situazione
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Continua a a farsi sentire lo sciame sismico nell’Appennino umbro-marchigiano. Alle scosse della notte, con intensità intorno al 2,5-3, si è aggiunta quella delle 8,56 di magnitudo 4.7 che ha provocato nuovi crolli a Visso e Ussita, buttando giù case ed edifici che c’erano stati pesantemente danneggiati dai movimenti tellurici dei giorni scorsi. Crolli che ovviamente complicano ancor più la già precaria viabilità nelle zone rosse per i mezzi dei vigili del fuoco impegnati nelle ricognizioni e valutazioni dell’agibilità delle case ed altre strutture.
«Qui sta crollando tutto, e quello che non crolla è pericolante: il paese sembra raso al suolo. Per fortuna l'ultima famiglia, che aveva la casa agibile, e l'ultimo albergatore si sono convinti ieri ad andare via: restano cinque allevatori, che non possono allontanarsi dal bestiame». Così il sindaco di Castelsantangelo sul Nera Mauro Falcucci dopo la scossa 4.7 di oggi. «Servono con urgenza tensostrutture per le stalle, e un container per il Municipio: ora siamo in tenda a 2 gradi sotto zero».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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