Italia e Estero

La moria di delfini in Toscana non si ferma

Trovato un esemplare in stato di decomposizione tra Viareggio e Torre del Lago. Riscontrato il Morbillivirus in altri quattro delfini spiaggiati
Il delfino trovato morto tra Viareggio e Torre del Lago (Lucca) - Foto Arpa Toscana
Il delfino trovato morto tra Viareggio e Torre del Lago (Lucca) - Foto Arpa Toscana
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Non si ferma la moria di delfini in Toscana: oggi un altro delfino spiaggiato, un esemplare adulto trovato morto in avanzato stato di decomposizione sulla spiaggia libera della Lecciona, tra Viareggio e Torre del Lago (Lucca). 

Dall'inizio dell'anno è il trentottesimo. Ad effettuare i primi rilievi, gli uomini della Capitaneria di porto di Viareggio che a seguito della segnalazione telefonica di un bagnante non hanno potuto che constatare una scena già vista quest'estate. 

Avviate le procedure per smaltire la carcassa dopo aver informato gli enti che stanno monitorando il fenomeno dei ripetuti spiaggiamenti di delfini.

A causare i numerosi decessi sarebbe stato il Morbillivirus, come rilevato dall'unità operativa Toscana nord dell'Istituto zooprofilattico sperimentale Lazio e Toscana, che ha trasmesso all'assessorato regionale all'ambiente l'esito delle analisi degli organi prelevati da quattro delfini spiaggiati. 

In tutti, si legge nella relazione, è stata riscontrata «una importante positività per il Morbillivirus dei cetacei (CeMv). Le indagini istologiche ed in parte quelle batteriologiche risultano ancora in corso ma i dati preliminari sembrerebbero confermare il sospetto diagnostico per CeMv. In Toscana già nel 2013, e ancora nel 2016, si è assistito ad importanti epidemie di tale virosi tra i cetacei, che però hanno interessato principalmente la specie Stenella striata». La relazione conclude ricordando che «ulteriori indagini di epidemiologia molecolare, per stabilire una eventuale correlazione tra le epidemie del 2013 e del 2016, sono in corso sugli stipiti virali isolati». 

 

 

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