Italia e Estero

La Lombardia resta in zona gialla anche settimana prossima

Lo ha annunciato il presidente Attilio Fontana, che ha parlato anche della richiesta di cambiare il conteggio dei positivi al Covid-19
LA LOMBARDIA EVITA L'ARANCIONE
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La Lombardia resterà in zona gialla anche settimana prossima. Lo ha annunciato il presidente della Regione Attilio Fontana, nel giorno in cui si riunisce la cabina di regia del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di sanità per monitorare i dati settimanali dell'andamento epidemiologico del Covid-19.

«Uno dei tre parametri previsti per il passaggio di zona (quello delle terapie intensive, ndr) è ancora sotto la soglia di allarme - ha detto Fontana -. Stiamo assistendo da giorni a una riduzione del numero dei contagiati e questo ci fa ben sperare. La variante Omicron è nuova e ancora in fase di studio, vedremo come si evolverà la situazione nei prossimi giorni».

Sulla richiesta delle Regioni di non inserire i positivi asintomatici nel computo dei ricoverati il presidente Fontana ha precisato: «La richiesta è stata avanzata per una questione di correttezza e trasparenza. È evidente che esiste una differenza tra chi entra in ospedale per una patologia che dipende dal Covid e chi entra per un'altra patologia, magari perché ha subito un incidente stradale e, sottoposto al tampone pre-ricovero, risulta positivo. Sono due fattispecie che, per questione di correttezza, devono essere distinte».

La questione dei conteggi

Al proposito, stamattina alcuni giornali hanno detto che il  ministero della Salute aveva accettato la proposta delle Regione e preparato una circolare con le nuove istruzioni. Dal ministero è arrivata una smentita: «Nessun atto formale è stato disposto al momento da parte del Ministero della Salute - si legge in una nota -. Fermo restando quanto riconosciuto ieri dall'Istituto Superiore di Sanità è ovviamente sempre aperta l'interlocuzione con le Regioni».

Il report settimanale dell'Iss

Intanto, secondo quanto mostra il monitoraggio settimanale dell'Iss pubblicato stamattina, l'incidenza settimanale dei casi di Covid a livello nazionale continua ad aumentare: 1988 ogni 100mila abitanti (07/01/2022 -13/01/2021) contro 1669 ogni 100mila abitanti (31/12/2021 -06/01/2021, dati flusso ministero Salute). Nel periodo 22 dicembre 2021 - 4 gennaio 2022, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 1,56 (range 1,24 - 1,8), in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente - quando è risultato pari a 1,43 - e ben al di sopra della soglia epidemica. Continua a crescere il tasso di occupazione in terapia intensiva: sale al 17,5% (al 13 gennaio) rispetto al dato del 15,4% riferito al 6 gennaio. Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 27,1% (al 13 gennaio contro il 21,6% del 6 gennaio).

Raddoppia il numero di nuovi casi Covid non associati a catene di trasmissione (649.489 contro 309.903 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti è in forte diminuzione (13% contro il 16% della scorsa settimana). È in diminuzione anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% contro il 50%) ed aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (39% contro il 34%).

Tre Regioni potrebbero passare in zona arancione

Stando ai dati dell'Agenas, già da lunedì potrebbero però passare in arancione la Calabria, che ha le intensive al 20% e i reparti ordinari al 38%, il Piemonte, rispettivamente 23% e 33%, e la Sicilia, che ha le rianimazioni al 20% e i reparti Covid al 33%. La Lombardia, per ora, ha evitato la zona arancione aumentando i posti letto in terapia intensiva.

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