Italia e Estero

Hamas e Israele, il cessate il fuoco dopo 11 giorni di scontri

Alle 2 di notte, ora locale, intesa per uno stop «reciproco e simultaneo»: pesante il bilancio: 12 vittime israeliane, 227 a Gaza
Un bimbo palestinese tra le rovine di un edificio - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Un bimbo palestinese tra le rovine di un edificio - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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Un alto esponente di Hamas ha confermato che è stato deciso un cessate il fuoco con Israele «reciproco e simultaneo» a partire dalle 2 di venerdì mattina. Lo riporta il sito di Ynet.

Dopo 11 giorni ad alta tensione nel cielo di Israele e della Palestina sembra giunta l'ora che i venti di guerra lascino campo libero alla brezza della tregua. Nel mezzo ci sono oltre 4.000 razzi lanciati da Gaza su Israele - Gerusalemme e Tel Aviv compresi - che hanno costretto circa un milione e mezzo di abitanti del sud e del centro del Paese a vivere con i rifugi a portata di mano in un'escalation che non trova riscontro neppure nel precedente conflitto del 2014.

Le vittime sono state 12 e centinaia i feriti. Un bilancio mitigato dall'Iron Dome, il sistema di difesa antimissili a protezione della popolazione civile che ha intercettato, secondo i militari, il 90% dei razzi. Una Cupola di ferro che anche stavolta ha preservato il Paese. Dall'altra parte, in una Gaza dove le condizioni umanitarie sono al collasso, ci sono - secondo il ministero della Sanità di Hamas - 227 vittime, di cui 65 bambini, 39 donne e circa 1.900 feriti.

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