Italia e Estero

Governo: alla Camera il tavolo di confronto sul programma

Non si faranno nomi, ma sono molti i temi che dividono i partiti della maggioranza del fu Conte bis
La riunione nella sala della Lupa a Montecitorio - Foto dal profilo Facebook di Roberto Fico
La riunione nella sala della Lupa a Montecitorio - Foto dal profilo Facebook di Roberto Fico
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Giornata all'insegna del programma per il presidente della Camera Roberto Fico, chiamato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella a capire se ci sono le condizioni per un Conte ter.

Nella sala della Lupa, intorno ad un enorme tavolo che garantisce il distanziamento anti-Covid, sono riuniti, insieme a Fico, i capigruppo M5S Davide Crippa ed Ettore Licheri, quelli del Pd Graziano Delrio e Andrea Marcucci, per Iv i capigruppo Maria Elena Boschi e Davide Faraone, per Liberi e Uguali Federico Fornaro e Loredana De Petris, per Europeisti-Maie-Centro Democratico i senatori Raffaele Fantetti e Maurizio Buccarella, per il Gruppo parlamentare Per le Autonomie del Senato Albert Laniece e Gianclaudio Bressa, per CD-Maie Bruno Tabacci ed Antonio Tasso.

Nel corso della giornata i partecipanti potrebbero anche cambiare in base ai temi trattati. Con l'apertura del tavolo tecnico, l’«esploratore» Roberto Fico cercherà di sciogliere i nodi programmatici che dividono la maggioranza di governo e di facilitare la strada per il Conte ter.

Non si faranno nomi, ma sono molti i temi che dividono i partiti della maggioranza del fu Conte bis: dalla prescrizione alle infrastrutture, dalla legge elettorale alle risorse per la Sanità.

Nodi come il Mes o il reddito di cittadinanza, ad esempio, se fossero posti sul tavolo, rischiano di essere pietre tombali sull'intesa. Se invece i partiti di maggioranza ne uscissero con un «documento scritto», come chiede Matteo Renzi, o con un «programma di legislatura», come preferisce chiamarlo il Pd, sarebbe più facile ricucire anche sul nome del premier e sulla squadra di governo.

I nomi saranno infatti al centro delle consultazioni di domani e poi Fico è atteso al Quirinale per riferire al Capo dello Stato.

Sembra convinto di un fallimento Matteo Salvini. «Penso che non troveranno un accordo. Noi contiamo che il presidente Mattarella senta che cosa pensa il Paese, e quindi piuttosto che i pastrocchi e i ricatti tra Conte, Renzi e Di Maio, restituisca la parola agli italiani», afferma il leader della Lega. 

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