Italia e Estero

Fontana si difende dalle polemiche: «La Carta parla di razza»

Il candidato leghista oggi sarà a Brescia in tour con chiusura serale a Desenzano
Candidato leghista. Attilio Fontana al centro della polemica politica
Candidato leghista. Attilio Fontana al centro della polemica politica
AA

Non si ferma, anzi prende una dimensione europea la polemica scatenatasi in seguito alle parole di Attilio Fontana, il leghista candidato presidente della Lombardia per il centrodestra, che parlando a Radio Padania di migranti ha usato l’espressione «razza bianca». Ieri l’ex sindaco di Varese, pure definendo l’espressione «inopportuna», ha insistito: «Dovremmo cambiare anche la Costituzione perché è la prima a dire che esistono delle razze» (all’articolo 3 che garantisce uguaglianza di tutti i cittadini «senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali»).

La bufera sul candidato leghista al Pirellone arriva alla vigilia della sua visita bresciana che oggi lo vedrà toccare molte tappe nella nostra provincia: in città sarà all’Associazione artigiani, alla Federazione autotrasportatori, a Confartigianato e all’Associazione industriali per poi concludere il tour bresciano con un comizio a Desenzano alle 20.30 a Palazzo Todeschini.

A calmare le polemiche non è bastato che Fontana abbia assicurato la sua vicinanza alla comunità ebraica, ringraziando «gli amici» di quella milanese per le loro «parole di grande equilibrio». Ieri a criticare pesantemente le sue parole sono stati anche il commissario Ue alle Finanze, Pierre Moscovici e il vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans. Il primo, parlando a Parigi, ha definito «scandalose» le parole di Fontana, il secondo, a Strasburgo, ha ammonito che il pericolo per l’Europa non viene «da altri Paesi o altre religioni, ma dalla paura che ispira troppo spesso l’esclusione degli altri». Il candidato premier dei 5 stelle Luigi Di Maio è andato oltre dicendo che «sembra uno del Ku Klux Klan», mentre il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha osservato che Fontana «non ha lo spessore di Maroni. È partito male».

In difesa dell’ex sindaco di Varese, il segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Che ha negato in modo categorico ogni ipotesi di «passo indietro» di Fontana. «Abbiamo capito quello che dice Fontana oppure no: che c’è un’invasione fuori controllo e un’islamizzazione in corso?» ha chiesto polemicamente. Lo stesso Fontana ha ribadito che il problema di come accogliere i migranti esiste e va risolto.

«Da cittadino italiano, io mi vergogno di vedere una serie di immigrati che vivono nelle case abbandonate, mi preoccupo di come tanta gente per sopravvivere sia costretta ad entrare nella malavita organizzata» ha detto attaccando il suo avversario di centrosinistra, Giorgio Gori.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia