Italia e Estero

Draghi apre il G20 Salute: «Dobbiamo vaccinare il mondo»

Dopo il pre-summit, alle 13.30 parte il vero e proprio Global Health Summit presieduto dal premier e dalla presidente della commissione Ue
  • A Roma - in modalità virtuale - il Global Health Summit
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Il premier Draghi apre il Global Health Summit sottolineando che «si deve vaccinare il mondo e farlo rapidamente, la priorità è vincere la pandemia in vista delle future». E gli fa eco la presidente della commissione Ue von der Leyen: obiettivo del Summit assicurare vaccini a tutti, entro il 2021: 100 milioni di dosi ai Paesi a basso-medio reddito. E la dichiarazione finale dovrà riportare l'impegno a investire nella salute.

Dopo la mattinata dedicata al pre-summit, alle 13.30 parte il vero e proprio Global Health Summit presieduto dal premier Mario Draghi e dalla presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen.

Il Summit è concepito come un'opportunità per il G20 e per tutti i leader invitati per condividere le «lezioni» apprese nell'attuale pandemia per migliorare le risposte alle future crisi sanitarie. Sono presenti insieme ai capi di Stato e di governo (oltre 20 i Paesi partecipanti) i responsabili delle organizzazioni internazionali e degli organismi sanitari globali. I lavori si chiuderanno con l'approvazione di una «Dichiarazione di Roma».

I contenuti della dichiarazione saranno un punto di riferimento per rafforzare la cooperazione multilaterale e le azioni per prevenire future crisi sanitarie mondiali. All'interno del vertice di Villa Pamphilij, che vede Draghi e von der Leyen come unici partecipanti in presenza, è previsto un breve segmento di discussione dedicato all'Act Accelerator, lo strumento G20 per la produzione e l'accesso equo a nuovi sistemi diagnostici, terapeutici e ai vaccini. 

«I nostri medici e infermieri hanno assistito migliaia di pazienti, spesso in ospedali sovraffollati. La mia gratitudine va a loro per il loro servizio così altruista, che è costato la vita a molti di loro». Lo dice il premier Mario Draghi al Global Health Summit. «I nostri governi e le nostre banche centrali hanno avviato diversi cicli di stimoli fiscali e monetari, che hanno contribuito a salvare posti di lavoro e prevenire fallimenti indesiderati. I nostri scienziati hanno sviluppato una serie di vaccini efficaci, con una velocità senza precedenti. Li stiamo somministrando velocemente, iniziando dagli anziani e dai più fragili, e garantendoli gratuitamente a tutti», ha aggiunto il premier

«Dopo un anno e mezzo, stiamo iniziando a vedere la fine di questa tragedia. Per la prima volta, la normalità si avvicina».

L'Italia - ha annunciato Draghi - ha donato 86 milioni di euro a Covax e altri 30 a progetti multilaterali collegati. Ora «intendiamo aumentare in modo significativo questo contributo e incrementarlo di almeno 300 milioni di euro».

Dalla Cina altri 3 miliardi di dollari in aiuti per i prossimi 3 anni nei Paesi in via di sviluppo ha assicurato Xi Jinping. Kristalina Georgieva (FMI) vuole un piano da 50 miliardi di dollari perché «non ci può essere una fine della crisi economica senza una fine della crisi sanitaria».

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