Italia e Estero

Crisi di governo, giorno decisivo: Conte si dimette

Il premier Conte ha annunciato le proprie dimissioni dopo un duro discorso contro Salvini. Segui la diretta dal Senato
  • Il discorso di Conte al Senato
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  • Giuseppe Conte annuncia la fine del governo gialloverde - Foto Ettore Ferrari/Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Ha avuto inizio alle 15 nell'aula del Senato la seduta dedicata alle Comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Al termine del suo intrevento si conosceranno le sorti del governo gialloverde. Palazzo Madama è gremito, come le tribune della stampa e del pubblico.

Conte ha parlato tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, rivolgendosi anche direttamente al primo, nei passaggi più duri del discorso. 

«I tempi di questa decisione espongono a gravi rischi il nostro Paese» ha detto parlando della decisione di Salvini di avviare la crisi di Governo. «La decisione di innescare la crisi è irresponsabile. Per questa via il ministro dell'interno ha mostrato di seguire interessi personali e di partito». Ha aggiunto: «Quando si assumono così rilevanti incarichi istituzionali e dando il via del governo del cambiamento si assumo precisi doveri verso i cittadini e verso lo Stato». «Far votare i cittadini è l'essenza della democrazia, sollecitarli a votare ogni anno è irresponsabile».

«Aprire la crisi in pieno agosto per un'esperienza di governo giudicata limitativa da chi ha rivendicato pieni poteri e la scelta di rinviare fino ad oggi la decisione presa da tempo è un gesto di imprudenza istituzionale irriguardoso per il Parlamento e portando il paese in una vorticosa spirale di incertezza politica e finanziaria».

«Avete offuscato la miriade di iniziative come il rilancio per il Sud. Ricordo ad esempio che ora abbiamo un solo piano tariffario per le autostrade, la riforma dello sport, l'assegnazione delle olimpiadi invernali, questo è un governo che ha lavorato intensamente sino all'ultimo giorno altro che governo dei no».

Il presidente del Consiglio ha inoltre rivolto una serie di dure critiche a Salvini, accusandolo di essere privo di cultura istituzionale e di essere pericoloso, di fatto, per la democrazia: «Chiedi pieni poteri e ti ho sentito invocare nelle piazze un tuo sostegno, questa tua concezione mi preoccupa».

Il premier ha in sostanza sfruttato l'occasione per togliersi tutti i sassolini dalla scarpa. «Se avessi accettato di venire qui al Senato per riferire sulla vicenda russa che oggettivamente merita di essere chiarita anche per i riflessi sul piano internazionale...».

La critica di Conte a Salvini è stata a tutto campo. «Chi ha incarichi istituzionali dovrebbe evitare di accostare in comizi politici i simboli religiosi - ha detto -, sono episodi di incoscienza religiosa che rischiano di offendere il sentimento di credenti e di oscurare il principio di laicità dello Stato moderno».

«Dopo il dibattito andrò al Quirinale a rassegnare le dimissioni a Mattarella», ha detto Conte, confermando l’ipotesi circolata in questi giorni. «Ora il presidente della Repubblica guiderà il Paese in questo passaggio delicato. Colgo l'occasione per ringraziarlo per il sostegno che mi ha dato».

 

 

 

 

 

 

 

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