Italia e Estero

Covid-19: in Francia e Germania contagi in costante aumento

Per il terzo giorno consecutivo la Francia ha registrato oltre 1.300 nuovi casi di coronavirus
Nicaragua, un uomo aspetta il tampone - Foto Ansa  © www.giornaledibrescia.it
Nicaragua, un uomo aspetta il tampone - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
AA

Il temuto effetto vacanze sulla pandemia da coronavirus c'è già, mentre l'Oms avverte che la pandemia sarà «molto lunga» e c'è chi, come il governo russo, dà il vaccino come cosa fatta. Il rimbalzo che dalle spiagge troppo affollate e dalla movida serale porta ai laboratori di analisi è trainato da Francia e Germania dove i contagi sono in risalita costante mentre prende quota in contemporanea il fenomeno sempre più rischioso del negazionismo.

Per il terzo giorno consecutivo la Francia ha registrato oltre 1.300 nuovi casi di coronavirus con 157 focolai che le autorità sanitarie di Parigi hanno attribuito per il 21 per cento ai ricongiungimenti delle famiglie per le vacanze e ad «assembramenti pubblici o privati» come matrimoni ed eventi vari. Ma il dato che preoccupa gli epidemiologi è l'aumento di casi asintomatici che nella settimana dal 20 al 26 maggio era il 51 per cento del totale. Tradotto, necessità di tamponi a tappeto e al buio per scovare i positivi che possono diffondere inconsapevolmente il contagio, come ha spiegato a Le Monde Jean-Fran‡ois Delfraissy, presidente del Comitato scientifico che affianca il governo francese nella crisi del Covid.

È alta l'allerta anche in Germania dove in 24 ore ci sono stati 955 nuovi contagi e per arginare la diffusione del virus il governo tedesco ha deciso di offrire il test gratuitamente a coloro che rientrano dall'estero.

A confermare che la strada per l'uscita dalla pandemia è lunga e dal percorso scarsamente prevedibile è arrivato il comunicato dell'Oms, che ieri ha riunito il Comitato per le emergenze per fare il punto sull'infezione e valutare il mantenimento dello stato d'allerta massima decretato sei mesi fa. Il senso della riunione è riassunto in poche parole:«La lunga durata prevista di questa pandemia». Ignari, a quanto pare, degli oltre 17.600.000 contagi nel mondo e dei 680.000 morti, almeno 20 mila negazionisti hanno sfilato per le vie di Berlino fino alla Porta di Brandeburgo in quella che hanno definito 'Giornata della Libertà' contro la «più grande teoria cospiratoria».

Poche mascherine e nessun distanziamento nel corteo che alla fine è stato sciolto dalla polizia,ma tanti no-vax ed estremisti di destra che gridavano «siamo rumorosi perché la nostra libertà viene rubata». «Chiedono di esseri liberi dalle mascherine. Un'idea di libertà che non fa ridere. Fa paura», ha commentato il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni sul suo profilo Twitter. Intanto uno studio dell'ufficio britannico di statistica (Ons) ha rivelato che Madrid è la grande città europea con il più alto numero di morti per coronavirus. La settimana nera della capitale spagnola è stata quella del 27 marzo quando le vittime furono quattro volte di più rispetto alla media europea. E mentre prosegue in tutto il mondo la corsa al vaccino, da Mosca arriva la notizia che quello made in Russia sarà pronto a ottobre e sarà disponibile gratuitamente per tutti, a partire dalle categorie più esposte come medici e insegnanti. Ad annunciarlo è stato il ministro della Salute Mikhail Murashko ccitato da Interfax che assicura, tra l'altro che «Il nostro piano prevede che il costo del vaccino sarà coperto dal bilancio».

Più cauta la Cina, anch'essa in prima linea nella ricerca sul farmaco. Il vicepremier Sun Chunlan ha ammonito che il Paese deve prepararsi ad affrontare l'autunno e l'inverno, con una possibile ripresa dei contagi, attraverso meccanismi di prevenzione e contenimento. Resta drammatica la situazione negli Stati Uniti che in 24 ore hanno registrato 1.442 vittime. Le vittime totali sono oltre 153.000 e i contagi totali sono più di 4.600.000. I focolai si moltiplicano mentre i positivi sono sempre più giovani. Centinaia di bambini con un'età media di 12 anni sono stati contagiati dal coronavirus durante le vacanze in un campo estivo della Georgia. 

Dalla Francia poi un giallo: positivi al Covid-19 senza aver avuto contatti con altri portatori del virus: è questo l'ennesimo mistero del Coronavirus che sembra emergere nelle ultime settimane nell'Alta Garonna, la regione di Tolosa, nel sud-est della Francia, una zona finora relativamente risparmiata dal virus. Nel quadro generale di un aumento dei contagi a Tolosa e dintorni, è emersa - spiega il quotidiano locale La Depeche du Midi - la vicenda inedita dei cosiddetti «casi isolati». Un'ulteriore fonte di preoccupazione per le autorità francesi, da 3 settimane preoccupate da un peggioramento di alcuni indici epidemici. Finora, le spie dell'allerta si accendevano per l'emergere di un «cluster», uno delle centinaia di focolai di Coronavirus ai quali le autorità danno la caccia. In genere si tratta di gruppi limitati alla cerchia familiare o professionale, che finora sono stati facilmente arginati. Ma nelle ultime settimane, un numero crescente di abitanti dell'Alta Garonna, fra i 20 e i 30 anni di Tolosa e della banlieue soprattutto, sono stati contagiati senza aver avuto contatti diretti con una persona positiva di loro conoscenza.

Per Jean-Jacques Morfoisse, responsabile della locale Agenzia regionale della Salute, «con 170 casi nuovi in 7 giorni, l'Alta Garonna ha un tasso di incidenza vicino a 12 su 100.000 abitanti, il più elevato della regione. Quello che ci preoccupa è la rapida evoluzione di questa cifra, che aumenta quasi ogni giorno». «Questi casi isolati - continua - sono ripartiti su tutto il territorio, il che ci lascia pensare che il virus circoli a fari spenti. Ma è la conferma che lui, il virus, in vacanza non c'è andato». L'ipotesi della autorità sanitarie, al momento, è che «la trasmissione sia collegata al tasso più elevato di asintomatici presente fra i giovani e al mancato rispetto del distanziamento». Per Jean-Yves Fatras, medico all'autorità sanitaria locale, citato anche lui dal quotidiano La Depeche du Midi, «non si tratta di impedire alla gente di riunirsi ma di ricordare a tutti qualche consiglio: restare il più possibile in luoghi aperti, evitare baci o contatti ravvicinati, indossare il più possibile la mascherina e stare attenti al consumo di alcol, che fa dimenticare le regole del distanziamento». 

Nelle ultime 24 ore in Bosnia Erzegovina si sono registrati 231 nuovi contagi da coronavirus, con il numero totale dei casi salito a 12.094. Si sono avuti altri 8 morti mentre il numero delle guarigioni è salito a 5.891. Il numero maggiore di contagi da Covid-19, 101, si registra nel Cantone di Sarajevo, dei quali l'80 per cento sono cluster familiari già in autoisolamento.

In Croazia sono stati 86 i nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, su 1.381 test effettuati. Come riferito dai media regionali, nel Paese ex jugoslavo sono attualmente 738 i casi attivi di covid-19, i guariti finora 4.341. Dall'inizio dell'epidemia in totale si sono registrati 5.224 contagi e 145 morti. 

In Bulgaria nelle ultime 24 ore sono stati registrati 270 nuovi casi di coronavirus (dei quali soltanto 29 a Sofia, circa 2 milioni di abitanti, ma 55 nella città di Blagoevgrad, Sud, circa 300mila abitanti) a seguito di 5.582 test diagnostici effettuati. Il bilancio complessivo dei contagi sale così a 11.690. Si registrano nove nuovi decessi, il totale sale a 383 vittime. Il bilancio dei casi di infezione fra il personale medico sanitario è salito a 682 persone. Attualmente vi sono 4.988 casi attivi, mentre negli ospedali sono ricoverati in tutto 778 pazienti, 42 dei quali sono in terapia intensiva.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia