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Coronavirus, Trump: «La Cina ha cercato di tenerlo nascosto»

Il presidente Usa afferma di non aver ricevuto report dall'intelligence fino a fine gennaio. «Ho savato decine di migliaia di vite»
Il presidente Usa Donald Trump - Foto Epa/Oliver Contreras
Il presidente Usa Donald Trump - Foto Epa/Oliver Contreras
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«L'intelligence mi ha detto che avevo ragione: non ha sollevato il tema del coronavirus fino alla fine di gennaio, poco prima del mio divieto alla Cina negli Stati Uniti. Inoltre hanno parlato del virus in modo non minaccioso». Lo twitta Donald Trump, precisando di aver salvato «decine di migliaia di vite» con le sue restrizioni alla Cina.

Secondo quanto riferito da un funzionario dell'amministrazione ai media americani, Trump ha ricevuto due briefing dall'intelligence sul coronavirus alla fine di gennaio, otto giorni prima che il presidente imponesse alla Cina le restrizioni ai viaggi. Nel primo briefing del 23 gennaio, l'intelligence avvertì Trump che il coronavirus si sarebbe potuto diffondere a livello globale e che molte delle persone infette sarebbero potute morire. Il secondo briefing è stato invece del 28 gennaio, quando Trump ha ricevuto informazioni sul fatto che il virus si stava ormai diffondendo anche se le morti erano concentrate tutte in Cina. A Trump venne inoltre detto che la Cina non voleva condividere i dati.

«Penso che i cinesi» abbiano fatto un errore, ha detto il tycoon: «Hanno cercato di nasconderlo ma non ci sono riusciti. Xi Jinping è un brava persona ma non sarebbe mai dovuto accadere». Trump ha annunciato che a breve sarà diffuso un rapporto americano sul coronavirus e la Cina.

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