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Coronavirus, Conte: «Se ami l'Italia, mantieni le distanze»

Dagli spostamenti alle aperture: ecco la sintesi del discorso del premier Giuseppe Conte
Giuseppe Conte - © www.giornaledibrescia.it
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Un primo step verso la normalità, mantenendo fermo un principio: «se le regole non saranno rispettate la curva dei contagi potrà risalire e i danni per l'economia saranno irreparabili».
 Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per la prima volta dall'inizia dell'emergenza Covid-19, parla agli italiani annunciando una serie di riaperture e non di chiusure. E lo fa al termine di una girandola di riunioni, brainstorming, relazioni tecniche, che pongono al capo del governo una priorità massima: la fase 2 non sarà un liberi tutti ma sarà la fase «della convivenza con il virus».
«Se ami l'Italia, mantieni le distanze», è il motto che Conte imprime alla fase due, che verosimilmente durerà almeno fino al primo giugno, quando potrebbero riaprire bar e ristoranti. Consapevole della delicatezza della fase due Conte lancia quasi un appello a tutti: «non affidiamoci alla rabbia e al risentimento, non cerchiamo colpevoli ma pensiamo a fare il meglio per consentire la ripresa». 
«Sulla ripresa non ci tireremo indietro», assicura il premier, annunciando la definizione di un decreto «sblocca-Paese» a fianco al dl aprile. «Il governo farà la sua parte, ci sarà una stagione intensa di riforme, per cambiare quelle cose che nel paese non vanno da tempo», sottolinea ancora il presidente del Consiglio. 
«Ci avviamo ad allentare un lockdown per il 4 maggio - ha detto - ma c'è un meccanismo in cui le Regioni, con cui la collaborazione dovrà essere ancora più integrata, dovranno informarci sull'andamento della curva epidemiologica e sull'adeguatezza delle strutture». Il Governo indicherà una soglia-sentinella per intervenire là dove ci saranno situazioni critiche.
 

Spostamenti. Conte sottolinea come dal 4 maggio sarà possibile far visita ai congiunti (no alle riunioni di famiglia), ma «è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza».  


Lavoro. Dal 4 maggio riapre manifattura, ma si devono rispettare tutti i protocolli sicurezza. Alle imprese che potranno riaprire dal 4 maggio sarà consentito preparare la ripartenza con «attività propedeutiche» a partire dal 27 aprile. «La riapertura delle aziende interessate è consentita sul presupposto del rispetto dei protocolli di sicurezza. Ci sarà un protocollo di sicurezza anche per le aziende di trasporto».

Attività sportiva. Sì all'attività motoria, mantenendo le distanze di almeno due metri. Sì alla ripresa degli allenamenti per gli sport professionistici.

Funerali. Apertura per le cerimonie funebri per un massimo di 15 persone con mascherine e distanze di sicurezza.

Ristoranti. «Consentiamo dal 4 maggio una maggiore attività: bar e ristoranti potranno fare attività di ristorazione con asporto ma che nessuno pensi che ci possano essere assembramenti. Il cibo non si consumerà davanti al posto di ristoro». Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Bambini. La scuola resta chiusa fino a settembre. «Consentiamo l'accesso a ville, a parchi pubblici ma nel rispetto delle distanze e delle prescrizioni di sicurezza». Per quanto riguarda «Le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse ove non sia possibile consentirne l'accesso contingentato».  

Prossimi passi. Il 18 maggio il Governo ha intenzione di riaprire il commercio al dettaglio, mostre e biblioteche e permettere gli allenamenti delle squadre. Il primo giugno poi riapriranno bar e ristoranti, parrucchieri e centri estetici.

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