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Coronavirus, Arcuri: «La app fondamentale per la Fase 2»

«L'alternativa sarebbe non alleggerire le misure, privandoci di quote importanti della nostra libertà come in queste settimane è accaduto»
App che traccia gli spostamenti (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
App che traccia gli spostamenti (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
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La App di contact tracing è «fondamentale per la Fase 2». Lo ha sottolineato il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri ribadendo che «l'alternativa alla mappatura tempestiva dei contatti è semplice: le misure di contenimento non possono essere alleggerite e noi dovremmo continuare a sopportare i sacrifici che abbiamo sopportato in queste settimane, privandoci di quote importanti della nostra libertà».

«Il contact tracing è una modalità per garantire che in qualche modo vengano conosciuti e tracciati i contatti che le persone hanno, molto importante se qualcuno si contagia. Possono essere usati per contenere la diffusione del virus. Non bisogna prendere alcuna decisione frettolosa, dobbiamo essere ancora più consapevoli e responsabili».

Così continua il commissario Domenico Arcuri sottolineando che «non dobbiamo abbandonare né la cautela né la prudenza». Il virus, ha aggiunto, «è ancora tra noi. Abbiamo imparato a contenerlo e i nostri concittadini hanno imparato ad attrezzarsi e a fronteggiarlo, a costo di una sostanziale privazione delle libertà e proprio per questo dobbiamo sapere che non è stato sconfitto né allontanato».  

La App per il contact tracing risponderà a due requisiti fondamentali: la sicurezza e la privacy ha garantito Arcuri: «La privacy e la riservatezza dei dati - ha aggiunto - sono un diritto inalienabile ed irrinunciabile». Dunque «non sarà da parte mia possibile allocare queste informazioni in un luogo che non sia un'infrastruttura pubblica e italiana».

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