Italia e Estero

Conte bis, «Governo sobrio e non arrogante»: segui il dibattito

Nuova legge elettorale, norme sulla sicurezza da rivedere, taglio dei parlamentari: così il programma
Camera dei Deputati, la diretta del voto di fiducia al governo Conte bis
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Un governo sobrio e non arrogante, che darà il via ad una «nuova stagione riformatrice, che confidiamo risolutivà, e del cui programma il premier sarà garante e primo responsabile. Conte presenta così alla Camera il nuovo esecutivo basato sulla maggioranza M5S-Pd.

Nel programma, il taglio dei parlamentari ma anche una nuova legge elettorale e garanzie costituzionali; la revisione dei decreti sulla base delle osservazioni del Colle, una Legge di Bilancio che scongiuri l'aumento dell'Iva e tagli il cuneo fiscale, ma al contempo la richiesta all'Ue di un nuovo Patto di Stabilità.

Fra le altre sfide, il lavoro per giovani, donne e al sud, le misure per la scuola e la famiglia. Per le concessioni autostradali una «progressiva e inesorabile revisione». Quanto ai rapporti con Bruxelles, il governo chiede di gestire la questione migranti con rigore e responsabilità.

  • Conte in aula, in aula per il voto di fiducia
    Conte in aula, in aula per il voto di fiducia
  • Conte in aula, in aula per il voto di fiducia
    Conte in aula, in aula per il voto di fiducia
  • Il presidente Conte a Montecitorio per il voto di fiducia alla Camera - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
    Conte in aula, in aula per il voto di fiducia
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    Conte in aula, in aula per il voto di fiducia

Conte ha parlato infine dei tanto discussi decreti sicurezza approvati con il precedente alleato di governo: la Lega di Matteo Salvini. «Rivedremo la disciplina in materia di sicurezza alla luce delle osservazioni critiche formulate dal Presidente della Repubblica, il che significa recuperare, nella sostanza, la formulazione originaria del più recente decreto legge, prima che intervenissero le integrazioni che, in sede di conversione, ne hanno compromesso l'equilibrio complessivo».

«Un discorso progressista, oggi si chiude la stagione dell'odio», commenta Franceschini, capo della delegazione Pd al governo. Mentre Conte parla alla Camera, in piazza Montecitorio, invece, Fratelli d'Italia e Lega protestano. Salvini attacca «i poltronari chiusi nel Palazzo». «L'Italia vera è in piazza e chiede di votare», dice. Contestazioni anche in aula, con la richiesta di elezioni dai banchi della Lega. Meloni dà il bentornato a Salvini e mette in guardia Forza Italia: «Non rifaccia l'errore di trattare con il Pd».

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