Italia e Estero

Colombia: rinnovato l'accordo con Politecnico di Torino

L'impronta italiana sempre più presente nell'architettura locale
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(di Oscar Escamilla) BOGOTÁ, 15 MAR - Almeno 260 laureati della facoltà di Architettura e Design della Pontificia Universidad Javeriana di Bogotá hanno conseguito una doppia laurea con il Politecnico di Torino, nell'ambito di un accordo tra i due centri educativi che si avvicina già ai 20 anni dalla sua prima firma. L'accordo è stato rinnovato per altri quattro anni con la presenza a Bogotà di Guido Saracco, rettore del Politecnico di Torino, considerata una delle migliori scuole di architettura del mondo.

"Il rapporto tra architettura colombiana e architettura italiana è un rapporto diretto", ha dichiarato all'ANSA il preside della facoltà colombiana, Alfonso Gómez. L'accademico ha sottolineato che l'accordo ventennale tra le due università è un altro esempio della lunga storia e dell'influenza della scuola italiana nella formazione dell'architettura colombiana.

Gómez ha ricordato in particolare che le prime scuole di formazione architettonica del Paese sono state fondate sulla base delle conoscenze e delle competenze di molti professori italiani, alcuni dei quali erano noti architetti locali all'inizio del XX secolo. In questa lista figurano, tra gli altri, Pietro Cantini, Giovanni Buscaglione, Angiolo Massoni del Grande, Gaetano Di Terlizzi e Victorio Morgante.

Oggi la traccia italiana si mantiene nell'architettura colombiana, ma comincia ad avere un senso di "grande fusione", sostiene Gómez. Per il preside, la doppia laurea ha infatti permesso a molti architetti locali di esercitare la loro attività anche nel Belpaese.

"Non esiste più solo un'influenza dell'architettura italiana in Colombia, ma anche degli architetti colombiani che stanno lavorando in Italia", ha concluso.

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