Italia e Estero

Cambia la preghiera del Padre Nostro

Ufficializzata dalla Cei la modifica nel Messale Romano. Modificato anche l'incipit del Gloria
Papa Francesco - Foto di archivio
Papa Francesco - Foto di archivio
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Cambia la preghiera del Padre Nostro. Il testo della nuova edizione del Messale Romano sarà sottoposto alla Santa Sede per i provvedimenti di competenza, ottenuti i quali andrà in vigore anche la nuova versione del Padre Nostro (non abbandonarci alla tentazione) e dell'inizio del Gloria (pace in terra agli uomini amati dal Signore). 

Papa Francesco, infatti, già un anno fa aveva aperto il dibattito sulla traduzione della preghiera, non ritenendo corretta la versione che siamo abituati a recitare (non indurci in tentazione). «Sono io a cadere - aveva spiegato Bergoglio - non è Lui che mi butta nella tentazione per poi vedere come sono caduto. Un padre non fa questo, un padre aiuta ad alzarsi subito. Chi ci induce in tentazione è Satana, è questo il mestiere di Satana».

Per papa Francesco il senso della preghiera è quindi: «Quando Satana mi induce in tentazione tu, per favore, dammi la tua mano. È come quel dipinto in cui Gesù tende la mano a Pietro che lo implora perché sta affogando». Per il Pontefice la traduzione corretta è quella adottata dalla Conferenza episcopale italiana nel 2008 che recita «non abbandonarci alla tentazione».

La Cei aveva già fatto dieci anni fa la modifica, ma non era stata introdotta nel Messale. Quindi durante le celebrazioni si è proseguito a recitare il vecchio testo. Questo non crea certo nessun problema per i fedeli sia chiaro. La disputa è di ambito teologico, il valore profondo della preghiera non cambia a seconda della traduzione. Conta ovviamente l’animo di chi si rivolge a Dio.

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