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C'è stato un grave attentato kamikaze all'aeroporto di Kabul

Due esplosioni nel giro di pochi minuti, il numero di morti e feriti non è ancora noto
Un frame del primo video diffuso da Al Arabiya
Un frame del primo video diffuso da Al Arabiya
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C’è stato un attentato all'aeroporto di Kabul, provocato da un kamikaze locale che si è fatto esplodere al gate nell'area dell'hotel Baron. Lo riferisce l'inviato di Skynews sul posto spiegando che si tratta di un'area appena fuori lo scalo dove migliaia e migliaia di persone aspettano che i loro documenti vengano esaminati. In questa zona, ha spiegato il reporter, operano principalmente le truppe britanniche.

Secondo le prime notizie, tra i feriti ci sarebbero anche soldati Usa, oltre a diversi civili. Secondo quanto riferito nel tweet dell'ospedale di Emergency, i feriti - almeno quelli portati d'urgenza nella loro struttura - sarebbero almeno 30. Il corripondente del New York Times Fahim Abed ritiene ci siano almeno 40 morti e 120 feriti.

Nessun italiano è stato coinvolto nell'esplosione: lo rende noto il ministero della Difesa, precisando che la deflagrazione è avvenuta in un'area distante da dove stanno operando i militari italiani per le ultime fasi dell'operazione Aquila per l'evacuazione dei cittadini afgani.

Dalla capitale afghana arrivano le immagini scioccanti di feriti coperti di sangue e ambulanze che li caricano o sono trasportati su delle carriole. Per l'ambasciatore francese, c'è il rischio di «nuove esplosioni». L'ambasciata Usa ha lanciato un appello a «lasciare immediatamente l'area degli ingressi dell'aeroporto». Tutti i gate sono stati chiusi. Il presidente Biden è aggiornato nella Situation room dai vertici della sicurezza nazionale. Il Pentagono conferma che si è trattato di un attacco complesso con più esplosioni.

Nella giornata di oggi un aereo C130 italiano in decollo da Kabul ha effettuato manovre diversive, in seguito ad alcuni spari di mitragliatrice che, secondo quanto riportato da fonti delle intelligente, sono stati esplosi per disperdere la folla che stava pressando verso il gate.

 

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