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Brexit, Gran Bretagna più vicina alle urne: a che punto siamo?

I Tory hanno perso la maggioranza, è più probabile l'approvazione della legge anti-no deal per un rinvio dell'uscita dall'Ue
Boris Johnson - Foto Ansa/Andy Rain © www.giornaledibrescia.it
Boris Johnson - Foto Ansa/Andy Rain © www.giornaledibrescia.it
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È il 15 ottobre la data auspicata da Boris Johnson nella battaglia per le elezioni anticipate nel Regno Unito. Lo apprende la Bbc nella giornata in cui il premier torna ad affrontare la sfida della Camera dei Comuni, con il voto previsto in giornata sul testo della legge anti-no deal sottoposta dalle opposizioni e dai Tory ribelli (ormai espulsi) per cercare di imporre un rinvio della Brexit oltre il 31 ottobre. Le opposizioni, Labour in testa, pretendono però l'ok al rinvio prima di dire sì allo scioglimento della Camera.

l governo di Boris Johnson intanto perde la maggioranza assoluta alla Camera dei Comuni: l'ex sottosegretario Philip Lee, oppositore della Brexit, è passato ieri al gruppo di opposizione dei Liberaldemocratici. Il cambiamento non comporta l'automatica caduta del governo, salvo un voto di sfiducia dell'aula. Ma così si avvicinano le elezioni

La Commissione Ue nel frattempo ha presentato proposte legislative «per aiuti finanziari cuscinetto agli Stati membri per far fronte» alle ripercussioni di un'eventuale Brexit senza accordo, tenendo conto del budget europeo, attraverso il Fondo per la globalizzazione ed il Fondo di solidarietà. Era un'ipotesi già valutata ad aprile «ed ora, per essere completamente pronti, abbiamo fatto le proposte legislative necessarie. Meglio mettersi al sicuro che dispiacersi», ha detto la portavoce della Commissione Ue Mina Andreeva.

Nel frattempo Johnson tira dritto: il Regno Unito deve «uscire dall'Ue il 31 ottobre» ed è quello che «questo governo intende» garantire ha detto nel suo primo Question Time da successore di Theresa May ai Comuni. 

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