Italia e Estero

Attilio Fontana, una vittoria nel segno della continuità

Dopo la netta vittoria su Gori e sugli altri candidati, Fontana resta abbottonato sui nomi della sua squadra di governo
Matteo Salvini e Attilio Fontana - Foto Ansa/Daniel Dal Zennaro
Matteo Salvini e Attilio Fontana - Foto Ansa/Daniel Dal Zennaro
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«Una buona vittoria», arrivata dopo una campagna elettorale «faticosa, ma molto bella, fatta in mezzo alla gente», che prelude a un cammino di «continuità con il buon governo dei 23 anni di centrodestra».

Così Attilio Fontana commenta a scrutinio ancora in corso il risultato delle elezioni regionali, vinte nettamente dalla coalizione che lo sostiene a discapito degli altri candidati, a partire da quello del centrosinistra, Giorgio Gori.

Con un risultato parziale di oltre il 50%, per Fontana è arrivato dunque il momento di «risolvere i problemi raccolti in campagna elettorale con la prospettiva dell’autonomia, il cui percorso politico è iniziato dopo il referendum dello scorso ottobre».

«Credo che la buona politica possa essere di aiuto dei cittadini», ha poi aggiunto, spiegando che «il problema principale è il lavoro». «Credo che innanzitutto si debba fare il punto della situazione», proseguendo e implementando quanto fatto finora».

Il rapporto con Maroni? «Ci siamo sentiti anche dieci minuti fa, al di là del passaggio formale abbiamo in programma una serie di incontri per parlare delle cose che sono sul tavolo».

Inevitabili le domande sulla squadra di governo che vuole portare al Pirellone, un tema su cui il futuro presidente della Lombardia ha deciso di dare indicazioni: «Nomi? Ne ho più di uno, ma non voglio anticiparli. Ci saranno sicuramente persone di qualità». Sulle scelte peseranno i voti raccolti dalla Lega, che ha preso la guida della coalizione di centrodestra, superando Forza Italia. «I rapporti di forza saranno in base ai numeri elettorali che usciranno dai dati definitivi», ha aggiunto il segretario lombardo del Carroccio, Paolo Grimoldi.

Infine, a Fontana è stato chiesto ancora un commento sulla sua prima uscita da candidato, quella sulla difesa della razza bianca: «Non posso fare altro che ribadire che ho commesso un errore».

 

 

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