Italia e Estero

Atterrato a Roma l'ultimo C130 italiano partito da Kabul

A bordo anche l'ambasciatore Pontecorvo e il console Claudi. Di Maio: «Primo Paese europeo per numero di evacuati, inizia fase difficile»
Uno dei C130J dell'Aeronautica Militare impegnati nell'evacuazione di Kabul - Foto tratta dal profilo Twitter dell'Aeronautica Militare
Uno dei C130J dell'Aeronautica Militare impegnati nell'evacuazione di Kabul - Foto tratta dal profilo Twitter dell'Aeronautica Militare
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È atterrato alle 8.04 all'aeroporto di Fiumicino l'ultimo C130 dell'Aeronautica Militare che ha riportato in Italia civili afghani, i carabinieri del Tuscania, il console Tommaso Claudi e l'ambasciatore Stefano Pontecorvo. Il volo, che ha previsto uno scalo a Kuwait City per rifornimento, è stato l'ultimo degli 88 garantiti dall'Italia nell'ambito della missione di evacuazione «Aquila Omnia».

«Voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato all'evacuazione di cinquemila afghani - ha detto a Fiumicino il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio -. Siamo il primo Paese in Europa per il numero di evacuati, ringrazio l'intelligence e gli uomini e donne del Ministero della Difesa. Finisce la fase 1, ma adesso comincia quella più difficile, ci sono tanti afghani che aspettano di essere evacuati non possiamo farlo con i ponti aerei ma siamo pronti a lavorare per garantire a queste persone che hanno collaborato per 20 anni di potere avere la stessa possibilità dei cinquemila che abbiamo già evacuato».

«Ci auguriamo che le agenzie delle Nazioni Unite possano restare nel territorio afghano e rappresentare il presidio sui diritti umani. Stiamo mettendo a punto il piano italiano per potere coordinare le iniziative sia a livello internazionale che nazionale per l'accoglienza di chi è arrivato. Inizia una fase 2 molto difficile in cui l'imperativo deve essere non  abbandonare questo popolo» ha concluso Di Maio.

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