Italia e Estero

Violenza sul voto indipendentista in Catalogna

La tensione resta alta in Catalogna, dove la Guardia Civil è intervenuta con la forza per impedire il voto. Ci sono 38 feriti
Polizia e manifestanti a Barcellona - Foto Ansa/Ap Manu Fernandez
Polizia e manifestanti a Barcellona - Foto Ansa/Ap Manu Fernandez
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Altissima tensione in Catalogna dove la Guardia Civil è intervenuta con la forza per impedire il voto per il referendum indipendentista. Ha anche sparato proiettili di gomma contro la folla. 

Ci sono 38 feriti: 9 ricoverati, 3 sono gravi secondo il bilancio del ministero della Sanità. Sono state sequestrate le urne, in alcuni casi già piene e staccato il collegamento internet con i seggi. 

Secondo il governo catalano, il 73% dei seggi è però aperto, e in molti casi il voto si svolge senza incidenti

Il presidente Puigdemont, al quale è stato impedito di votare nel suo seggio, dopo aver messo la sua scheda nell'urna in altro luogo, ha dichiarato che la «brutalità ingiustificata» della polizia è «una vergogna che accompagnerà per sempre l'immagine dello Stato spagnolo». 

Per il portavoce del governo catalano Jordi Turull «dai tempi del franchismo» non si vedeva una repressione e una «violenza di Stato» come quella esercitata oggi. La popolazione catalana reagisce con forme di resistenza pacifica e passiva. In molti seggi gli elettori si sono seduti per terra per impedire l'ingresso degli agenti.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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