Italia e Estero

Vicario Custodia Terra Santa, viviamo la terza guerra mondiale

Padre ibrahim faltas in occasione del lungo corteo della marcia straordinaria da Santa Maria degli Angeli alla Basilica di San Francesco, ad Assisi, 10 Dicembre 2023. ANSA/GIANLUIGI BASILIETTI
Padre ibrahim faltas in occasione del lungo corteo della marcia straordinaria da Santa Maria degli Angeli alla Basilica di San Francesco, ad Assisi, 10 Dicembre 2023. ANSA/GIANLUIGI BASILIETTI
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PERUGIA, 02 OTT - "Stiamo vivendo la terza guerra mondiale": a dirlo all'ANSA è padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, raggiunto telefonicamente a Gerusalemme. Il frate, da sempre legato ai luoghi francescani dell'Umbria, parla dell'escalation del conflitto in Medio Oriente. "Sono giorni difficili, tutti hanno paura, Gerusalemme è deserta, le scuole sono chiuse anche a Betlemne" racconta. "Vivo qui da 35 anni - afferma padre Ibrahim -, ho vissuto tanti momenti complicati, ma mai come questo. Quello che è accaduto martedì è qualcosa di mai visto. Eravamo sotto i missili e la paura è stata totale, qui tutti sono terrorizzati, che siano cristiani, mussulmani o ebrei. Un ragazzo di 12 anni mussulmano - racconta ancora il religioso - mi ha chiesto dove fosse Dio in tutto questo, una domanda che mi ha toccato nel profondo. Ma l'ho rassicurato dicendogli che Dio c'è anche in queste ore così terribili e porterà la pace". "Continuiamo a pregare e vi chiedo di pregare per noi" è l'appello del vicario della Custodia. Ricordando che "questi sono i giorni del triduo a San Francesco, il santo della pace e speriamo che il 4 ottobre, giorno della sua festa, coincida con la fine del conflitto". Padre Ibrahim racconta ancora di "altri 60 morti a Gaza, mentre i nostri frati in Libano sono stati costretti a lasciare il convento di Tiro, perché ormai troppo pericoloso". "Questa guerra che sta coinvolgendo Israele, la Palestina, il Libano, l'Iran - aggiunge - è figlia della vendetta e dell'odio. Tutti vogliono dimostrare di aver vinto". "Non c'è più tempo, i potenti del mondo devono fare qualcosa perché tutto questo finisca", conclude il vicario.

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