Italia e Estero

Vaticano, "in Italia resistenza nell'affrontare gli abusi"

Papa Leone durante l'incontro con i nuovi vescovi ordinati nell'anno e ai vescovi di missione, 11 settembre 2025. // An handout image provided by Vatican Media shows Pope Leo during the meeting with the new bishops ordained in the year and the mission bishops, Vtaican City, 11 September 2025. ANSA/ VATICAN MEDIA +++FOTO DIFFUSA DALL'UFFICIO STAMPA - USARE SOLO PER ILLUSTRARE OGGI LA NOTIZIA INDICATA NEL TITOLO - NON ARCHIVIARE - NON VENDERE - NON USARE PER FINI NON GIORNALISTICI - NPK+++
Papa Leone durante l'incontro con i nuovi vescovi ordinati nell'anno e ai vescovi di missione, 11 settembre 2025. // An handout image provided by Vatican Media shows Pope Leo during the meeting with the new bishops ordained in the year and the mission bishops, Vtaican City, 11 September 2025. ANSA/ VATICAN MEDIA +++FOTO DIFFUSA DALL'UFFICIO STAMPA - USARE SOLO PER ILLUSTRARE OGGI LA NOTIZIA INDICATA NEL TITOLO - NON ARCHIVIARE - NON VENDERE - NON USARE PER FINI NON GIORNALISTICI - NPK+++
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CITTÀ DEL VATICANO, 16 OTT - La Commissione pontificia per la tutela dei minori, nel Rapporto annuale presentato oggi in Vaticano, "rileva una notevole resistenza culturale in Italia nell'affrontare gli abusi. I tabù culturali possono rendere difficile per le vittime/sopravvissuti-e e per le loro famiglie parlare delle proprie esperienze e denunciarle alle autorità". Inoltre si evidenzia la parziale collaborazione della Chiesa italiana alla ricerca del Vaticano: "Il questionario quinquennale della Commissione sulla tutela ha ricevuto risposta da 81 diocesi delle 226 appartenenti alla Conferenza" episcopale italiana. La Commissione pontificia "raccomanda" alla Chiesa italiana, ai vari livelli, di "ampliare la collaborazione formale con le autorità civili nella risposta alle denunce, per garantire un esame più efficace delle accuse e una maggiore trasparenza". C'è anche la raccomandazione a "proseguire lo sviluppo di un dialogo congiunto tra la società civile, i gruppi di difesa e sostegno delle vittime/sopravvissuti-e, le forze dell'ordine e le università, per promuovere opportunità di formazione che migliorino le competenze interne della Chiesa locale, ne dimostrino l'impegno verso la trasparenza e le consentano di essere un referente ancora più visibile all'interno della società".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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