Italia e Estero

Uccise il marito, assolta a Bergamo perché incapace di intendere

Esterno della casa in cui un uomo di 56 anni è stato ucciso a coltellate dalla moglie di 46 anni a Martinengo (Bergamo), 26 gennaio 2027. ANSA / RENATO DE PASCALE
Esterno della casa in cui un uomo di 56 anni è stato ucciso a coltellate dalla moglie di 46 anni a Martinengo (Bergamo), 26 gennaio 2027. ANSA / RENATO DE PASCALE
AA

BERGAMO, 23 GIU - È stata assolta perché ritenuta totalmente incapace di intendere e volere al momento del fatto Caryl Menghetti, la donna di 46 anni che la notte tra il 25 e il 26 gennaio 2024 uccise il marito Diego Rota, accoltellandolo nel loro letto nella casa di Martinengo dove abitavano con la loro figlia piccola. Valutata la pericolosità sociale, la Corte d'assise di Bergamo ha disposto per lei la misura di permanenza, per un minimo di nove anni, in una Rems, struttura sanitaria che accoglie persone affette da disturbi mentali e che hanno commesso reati. Come ricostruito in aula dalla pm, la mattina del 24 gennaio 2024 Menghetti fu portata in ospedale dopo aver iniziato a dare in escandescenza e dire frasi poco comprensibili (parlava della necessità di proteggere la bimba). Fu lo stesso marito a volerla riportare a casa, così venne dimessa con una terapia farmacologica (che pare non seguì). Il giorno dopo avrebbe dovuto incontrare la psichiatria che l'aveva seguita in passato. Invece, alle 23, accoltellò a morte il marito.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Argomenti