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Uccise compagno di cella a Opera, condannato all'ergastolo

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MILANO, 12 MAG - E' stato condannato oggi all'ergastolo dalla Corte d'Assise di Milano Domenico Massari, 59enne imputato per aver ucciso, il 19 aprile del 2024, il compagno di cella Antonio Magrini nel carcere milanese di Opera, dove Massari stava scontando il suo primo ergastolo per avere ammazzato l'ex moglie. La Corte (giudici togati Bertoja-Fioretta) ha riconosciuto l'imputazione di omicidio aggravato da sevizie e crudeltà e dai futili motivi, formulata dalla pm Rosaria Stagnaro, che aveva chiesto proprio l'ergastolo. Nell'interrogatorio davanti al giudice Luca Milani che aveva firmato l'ordinanza cautelare, Massari aveva confermato la versione fornita subito dopo il delitto, spiegando di "aver nutrito astio" nei confronti del compagno di cella, che si trovava in carcere per questioni di droga, "per ragioni legate all'utilizzo della televisione e della pulizia della cella". Magrini era stato strangolato da Massari con i lacci delle scarpe e con una cintura dell'accappatoio, poi colpito con calci alla gola e, infine, anche con un bastone. Come ha ricordato la stessa pm nella requisitoria, Massari, interrogato, si era preoccupato della sua situazione in carcere, in termini di protezione, dato che aveva ucciso un altro detenuto, e aveva detto al magistrato: "Poi, non ne voglio ammazzare un altro". Il 13 luglio 2019, Massari aveva ucciso l'ex moglie Deborah Ballesio con sei colpi di pistola, mentre lei cantava al karaoke nei bagni Aquario di Savona. Nella sparatoria rimasero ferite anche tre persone, tra le quali una bambina, fortunatamente in modo non grave. Dopo l'omicidio, l'uomo era fuggito per poi consegnarsi il giorno successivo nel carcere di Sanremo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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