Italia e Estero

Tubo caldaia staccato, le cause della morte coniugi in Friuli

Una donna di 66 anni morta, suo marito di 73 e la figlia di 28 ricoverati in gravissime condizioni. E' il bilancio di un'intossicazione da monossido di carbonio che si è verificata la notte scorsa in una abitazione della Carnia, a Forni di Sopra (Udine), 26 dicembre 2024. ANSA/ VIGILI DEL FUOCO +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK +++
Una donna di 66 anni morta, suo marito di 73 e la figlia di 28 ricoverati in gravissime condizioni. E' il bilancio di un'intossicazione da monossido di carbonio che si è verificata la notte scorsa in una abitazione della Carnia, a Forni di Sopra (Udine), 26 dicembre 2024. ANSA/ VIGILI DEL FUOCO +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++ NPK +++
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TRIESTE, 11 OTT - Il tubo di scarico dei fumi della caldaia non era stato fissato in modo corretto, e alla prima accensione si è staccato, diffondendo una quantità letale di monossido di carbonio nella stanza. Risulta dall'incidente probatorio conclusosi ieri davanti al gip del tribunale di Udine, Mariarosa Persico, relativo all'indagine per la morte di Patrizia Pontani, di 66 anni, viterbese d'origine ma pordenonese d'adozione, e del marito Maurizio Chisciotti, di 73, cresciuto in Friuli, come riporta il Messaggero Veneto. La donna morì subito, nella notte tra 25 e 26 dicembre 2024, il marito due settimane dopo in ospedale, a causa, appunto, della fuoriuscita di monossido di carbonio dalla loro abitazione di vacanza, a Forni di Sopra (Udine). La figlia Laura si salvò perché inviò un messaggio al fidanzato che allertò i soccorsi; la giovane si affacciò alla finestra, salvandosi. La Procura di Udine aprì un fascicolo per omicidio colposo e lesioni colpose, iscrivendo nel registro degli indagati 5 persone. Ieri davanti al gip e al pubblico ministero Andrea Gondolo - precisa il Messaggero Veneto - sono comparsi nove periti dai quali è emerso il distacco del tubo dei fumi, il mancato ancoraggio della tubazione di collegamento tra caldaia e canna fumaria alla parete.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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