Italia e Estero

Truffe on line, operazione della Polizia di Stato

(FRAME) La polizia postale del Veneto, al termine di una complessa attività di indagine, coordinata dalla procura di Venezia e dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online, ha tratto in arresto sei persone per diffusione e detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico, nel corso dell'esecuzione di 7 perquisizioni in tutta la Regione. L'operazione, denominata "Custodia Pro Spes", ha avuto origine da alcune segnalazioni di attività illecite su piattaforme di scambio di file. Nel corso di alcune delle perquisizioni avvenute nelle Province di Venezia, Belluno, Rovigo, Vicenza, Padova e Verona sono stati trovati i computer accesi e collegati alla rete mentre stavano scaricando e condividendo file illeciti. Gli arrestati, di varie estrazioni sociali e tutti di sesso maschile, hanno un'età compresa tra 51 e 70 anni. Durante una delle perquisizioni è stata trovata anche una "collezione" di materiale illecito accuratamente catalogato e meticolosamente archiviato in raccoglitori di dvd. ANSA/POLIZIA ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING NPK
(FRAME) La polizia postale del Veneto, al termine di una complessa attività di indagine, coordinata dalla procura di Venezia e dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online, ha tratto in arresto sei persone per diffusione e detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico, nel corso dell'esecuzione di 7 perquisizioni in tutta la Regione. L'operazione, denominata "Custodia Pro Spes", ha avuto origine da alcune segnalazioni di attività illecite su piattaforme di scambio di file. Nel corso di alcune delle perquisizioni avvenute nelle Province di Venezia, Belluno, Rovigo, Vicenza, Padova e Verona sono stati trovati i computer accesi e collegati alla rete mentre stavano scaricando e condividendo file illeciti. Gli arrestati, di varie estrazioni sociali e tutti di sesso maschile, hanno un'età compresa tra 51 e 70 anni. Durante una delle perquisizioni è stata trovata anche una "collezione" di materiale illecito accuratamente catalogato e meticolosamente archiviato in raccoglitori di dvd. ANSA/POLIZIA ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING NPK
AA

NAPOLI, 13 LUG - Truffe online, frodi informatiche, accessi abusivi a sistemi informatici: c'è tutto questo dietro l'operazione della Polizia di Stato che ha coinvolto 23 persone residenti in Campania. Settanta gli operatori specializzati dei Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica di tutta Italia impiegati nell'attività di polizia giudiziaria coordinata dal Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica. Le perquisizioni personali e domiciliari eseguite hanno consentito di sequestrare oltre 2.000 schede Sim, utilizzate per la commissione di falsi trading online e di raccogliere significative prove. Non solo, nel corso delle operazioni sono state rinvenute e sequestrate anche sostanze stupefacenti. L'obiettivo dei truffatori era quello di carpire i dati personali e bancari degli utenti, nonché le credenziali di accesso ai conti correnti. La modalità è quasi sempre la stessa. Le potenziali vittime ricevono e-mail, sms o chiamate telefoniche, apparentemente provenienti da pubbliche amministrazioni, aziende erogatrici di servizi pubblici, istituti finanziari, altre imprese commerciali o prossimi congiunti, e vengono indotte, con un pretesto credibile, come l'emissione di una fattura o di un rimborso o la falsa comunicazione di un pagamento avvenuto sul proprio conto corrente, ad aprire un link o un allegato malevolo. Una volta cliccato sul link si viene reindirizzati ad un sito-clone o ad una pagina web del tutto somigliante a quelle autentiche di banche, piattaforme di pagamento e grandi aziende e con questa azione, inconsapevolmente, si installa sulla macchina un virus informatico che carpisce informazioni sensibili, dati personali e codici bancari. Le frodi informatiche, oltre a causare significative perdite finanziarie, mettono anche a rischio la sicurezza e la privacy degli individui colpiti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Argomenti