Italia e Estero

Truffe con lo spoofing, 11 arresti tra Napoli e provincia

(FERMO IMMAGINE) Una centrale operativa per le truffe online è stata scoperta nello storico rione Sanità di Napoli dove i carabinieri della stazione Stella hanno denunciato un 27enne. I militari hanno sequestrato cinque smartphone, 44 sim "vergini" e un computer sul quale erano stati installati applicativi che, collegati ai cellulari, consentono di inviare centinaia e centinaia di sms contenenti link fraudolenti del tipo "Gentile cliente, la sua carta è in fase di blocco, per evitare la sospensione, aggiorna i dati. Accedi". Cliccando sul link si viene dirottati su un sito web del tutto simile a quello di una banca che carpisce i dati sensibili dell'utente. Il sistema è stato anche realizzato per fare in modo che l'sms si inserisca maliziosamente nella cronologia dei messaggi realmente già ricevuti dal proprio istituto di credito. Dai primi accertamenti sono già emerse 5 truffe consumate per un importo complessivo di 10mila euro ma l'intervento dei militari ha consentito di sventarne altre tre in atto. "Le tecniche di truffa sono sempre più insidiose e articolate - dice il capitano Raffaele Castanó, comandante dei carabinieri del Nucleo Operativo Napoli Stella - non fidatevi, non comunicate i vostri dati personali in chiamate con estranei o in sms ricevuti. Contattate il vostro istituto di credito, i vostri familiari e raggiungete al più presto la stazione carabinieri più vicina". ANSA /CARABINIERI ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING NPK
(FERMO IMMAGINE) Una centrale operativa per le truffe online è stata scoperta nello storico rione Sanità di Napoli dove i carabinieri della stazione Stella hanno denunciato un 27enne. I militari hanno sequestrato cinque smartphone, 44 sim "vergini" e un computer sul quale erano stati installati applicativi che, collegati ai cellulari, consentono di inviare centinaia e centinaia di sms contenenti link fraudolenti del tipo "Gentile cliente, la sua carta è in fase di blocco, per evitare la sospensione, aggiorna i dati. Accedi". Cliccando sul link si viene dirottati su un sito web del tutto simile a quello di una banca che carpisce i dati sensibili dell'utente. Il sistema è stato anche realizzato per fare in modo che l'sms si inserisca maliziosamente nella cronologia dei messaggi realmente già ricevuti dal proprio istituto di credito. Dai primi accertamenti sono già emerse 5 truffe consumate per un importo complessivo di 10mila euro ma l'intervento dei militari ha consentito di sventarne altre tre in atto. "Le tecniche di truffa sono sempre più insidiose e articolate - dice il capitano Raffaele Castanó, comandante dei carabinieri del Nucleo Operativo Napoli Stella - non fidatevi, non comunicate i vostri dati personali in chiamate con estranei o in sms ricevuti. Contattate il vostro istituto di credito, i vostri familiari e raggiungete al più presto la stazione carabinieri più vicina". ANSA /CARABINIERI ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING NPK
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NAPOLI, 07 OTT - E' accusata di avere sottratto migliaia di euro dai conti correnti usando la cosiddetta tecnica dello spoofing, la banda di truffatori scoperta e sgominata dai carabinieri di Giugliano in Campania che, coordinati dalla Procura di Napoli Nord (sostituto procuratore Cesare Sirignano), hanno arrestato undici persone (per dieci il gip ha disposto il carcere per l'ultimo indagato i domiciliari). Il truffatore chiamava al telefono la vittima e, fingendosi l'operatore del suo istituto bancario, ne carpiva i dati sensibili oppure la induceva a effettuare operazioni a beneficio dell'associazione a delinquere che acquistava i dati delle proprie vittime dal dark web. I reati contestati a vario titolo sono associazione per delinquere, truffa, ricettazione e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti. L'inchiesta - che ha visto la collaborazione di American Express, Leroy Merlin e di alcuni istituti bancari (tra cui Poste Italiane, PayPal, Intesa San Paolo, UniCredite Bnp) - ha consentito di ricostruire il modus operandi dei truffatori che entravano in azione tra i Comuni di Giugliano in Campania e Napoli.

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