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Truffa a Quatar Charity per la moschea, appello per un imam

L'uomo nel 2015 aveva chiesto e ottenuto a nome del Centro culturale islamico di Bergamo una donazione da 5 milioni di euro
Il Tribunale di Brescia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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La Corte d'appello di Brescia ha aggiornato al prossimo 2 novembre, per sentire tre testimoni, il processo a carico di un imam di origini giordane, 62 anni, accusato di truffa ai danni della Fondazione Qatar Charity e del centro culturale islamico di Bergamo.

L'uomo nel 2015 aveva chiesto a nome del Centro culturale islamico di Bergamo una donazione alla fondazione del Qatar per realizzare una moschea nella città orobica. Dal Qatar aveva ricevuto quasi cinque milioni di euro, ma per gli inquirenti «a seguito dell'accoglimento della richiesta, costituiva unitamente a dei suoi familiari un'associazione aprendo un conto corrente e acquistando poi un terreno con capannone utilizzando il denaro ricevuto dal Qatar» si era così «procurata un ingiusto profitto».

In primo grado era stato assolto, dopo la richiesta di condanna ad un anno e otto mesi del pm di Bergamo ora è in corso il processo d'appello. 

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