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Trovato morto in casa, moglie rimane in silenzio davanti al Gip

Omicidio Bologna
Omicidio Bologna
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BOLOGNA, 30 MAG - Davanti al Gip di Bologna Claudio Paris, per l'udienza di convalida del fermo, si è avvalsa della facoltà di non rispondere Lorenza Scarpante, 56 anni, accusata dell'omicidio aggravato del marito 59enne Giuseppe Marra, trovato morto il 27 maggio, nel suo appartamento in via Zanolini, a Bologna. L'udienza si è tenuta nel carcere bolognese della Dozza e una volta terminata il Gip si è riservato la decisione, attesa nelle prossime ore. Secondo i carabinieri, coordinati dalla pm Manuela Cavallo, dopo avere consumato sostanze stupefacenti, insieme alla moglie, la notte tra martedì e mercoledì, Marra potrebbe avere accusato un malore ed essere caduto sul pavimento, vicino alla porta di casa del loro appartamento. Poi la donna avrebbe sbattuto il capo dell'uomo contro gli angoli dei muri, dove sono stati rinvenuti schizzi di sangue sui quali sono in corso accertamenti, tanto da ucciderlo. Gli investigatori anche nella giornata di oggi sono tornati nell'appartamento per svolgere ulteriori indagini. Scarpante, assistita dall'avvocata Chiara Rizzo, però, ha respinto ogni accusa, dicendo di essere andata a letto verso mezzanotte e di aver trovato la mattina successiva, appena sveglia, il marito steso a terra, privo di vita. A questo punto è uscita in strada a chiedere aiuto. Una versione che, però, non torna e che, secondo gli investigatori, presenta diverse lacune. Ieri intanto si è tenuta l'autopsia disposta dalla Procura sul cadavere dell'uomo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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