Trovato morto in casa, confermato il carcere per la moglie

BOLOGNA, 20 GIU - Il tribunale della Libertà di Bologna ha confermato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Lorenza Scarpante, 56enne accusata di avere ucciso il marito Giuseppe Marra, 59 anni, nelle prime ore del 27 maggio nella loro abitazione in via Zanolini. Respinto dunque il ricorso della difesa, avvocata Chiara Rizzo, dopo l'udienza del 18 giugno. Scarpante, nel corso del primo interrogatorio con gli inquirenti, aveva respinto le accuse, mentre nel corso della successiva udienza di convalida del fermo, davanti al Gip Claudio Paris, si era avvalsa della facoltà di non rispondere. Secondo la ricostruzione dei carabinieri del nucleo investigativo, coordinati dalla Pm Manuela Cavallo, la donna, che insieme al marito gestiva un negozio in via Indipendenza, dopo avere consumato sostanze stupefacenti avrebbe colpito a morte il compagno. Una delle ipotesi è che all'uomo, steso a terra forse colto da malore, la 56enne abbia fatto sbattere la testa contro alcuni spigoli dei muri, all'ingresso dell'appartamento. La coppia è originaria di Aosta. La difesa aveva chiesto per l'indagata i domiciliari a casa della madre, proprio ad Aosta, ma il collegio di giudici (presidente Pier Luigi Di Bari) ha rigettato.
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