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Trovato con 6 chili di droga, tre anni al trapper Daytona KK

Il fotografo Maurizio Rebuzzini morto in ospedale in seguito a sospetta aggressione, La Polizia in Via Zuretti sul luogo dove la vittima aveva casa e studio, Milano,18 Settembre 2025, Ansa/Andrea Fasani
Il fotografo Maurizio Rebuzzini morto in ospedale in seguito a sospetta aggressione, La Polizia in Via Zuretti sul luogo dove la vittima aveva casa e studio, Milano,18 Settembre 2025, Ansa/Andrea Fasani
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MILANO, 03 OTT - E' stato condannato a 3 anni di reclusione e a 6mila euro di multa Michele Corvino, trapper noto col nome d'arte di "Daytona KK", con due album all'attivo e alcune decine di migliaia di ascoltatori sulle piattaforme, arrestato due giorni fa a Milano dalla Squadra mobile della Polizia, su disposizione della Procura, perché nella sua auto e nella sua abitazione gli investigatori hanno trovato e sequestrato quasi 6 kg di droga, tra hashish e marijuana in particolare. Lo ha deciso il giudice Lorenzo Barracco nel processo per direttissima con rito abbreviato a carico del 31enne, difeso dall'avvocato Marco Gatti e per il quale il Tribunale milanese ha disposto la scarcerazione e come misura cautelare gli arresti domiciliari. Il trapper, il cui ultimo album è uscito quest'anno, è stato coannato per detenzione ai fini di spaccio in relazione ad oltre 2,8 kg di marijuana, più di 3 kg di hashish e 212 grammi di "Wax", una sorta di marijuana "gommosa". Per 8 grammi di cocaina, invece, è stato assolto "perché il fatto non è previsto dalla legge come reato", col giudice che non ha riconosciuto la detenzione ai fini di spaccio. La pena inflitta è ridotta di un terzo per il rito abbreviato, con motivazioni della sentenza tra 30 giorni. Corvino, che vive a Milano e ha tatuate sul volto le due K del suo nome d'arte, era stato arrestato dopo che gli investigatori l'hanno fermato mentre era in auto. Poi, è stata perquisita anche la sua abitazione. Tutta la droga sequestrata era suddivisa in diversi "involucri". La difesa potrà ricorrere in appello, ma potrà farlo anche la Procura sull'assoluzione parziale.

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