Italia e Estero

Tribunale Brindisi conferma sospensione fermo Ocean Viking

L'arrivo ad Ancona della nave umanitaria Ocean Viking, della ong Sos Mediterranée, con a bordo 336 naufraghi salvati in tre diversi soccorsi (il 13 marzo e il 14 marzo), Ancona, 18 marzo 2024./// The humanitarian ship Ocean Viking, of the NGO SOS Mediterranée, with on board 336 shipwrecked people saved in three different rescues (13 March and 14 March), arrives in Ancona, Italy, 18 March 2024. ANSA/ DANIELE CAROTTI
L'arrivo ad Ancona della nave umanitaria Ocean Viking, della ong Sos Mediterranée, con a bordo 336 naufraghi salvati in tre diversi soccorsi (il 13 marzo e il 14 marzo), Ancona, 18 marzo 2024./// The humanitarian ship Ocean Viking, of the NGO SOS Mediterranée, with on board 336 shipwrecked people saved in three different rescues (13 March and 14 March), arrives in Ancona, Italy, 18 March 2024. ANSA/ DANIELE CAROTTI
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BRINDISI, 20 APR - La giudice del tribunale di Brindisi, Roberta Marra, ha confermato la sospensione dell'efficacia del provvedimento di fermo amministrativo e affidamento in custodia della Ocean Viking, disposto il 9 febbraio scorso all'arrivo nel porto di Brindisi della nave di Sos Mediterranee. I legali della ong, Dario Belluccio e Francesca Cancellaro, avevano presentato un ricorso 'inaudita altera parte' in via cautelare contro il fermo amministrativo che si basava sulla violazione del 'decreto Piantedosi'. Ricorso accolto e confermato anche con l'ordinanza delle ultime ore dopo le due udienze che ci sono state il 14 marzo ed il 5 aprile scorso. Nel corso delle due udienze si è discusso anche degli eventuali profili di incostituzionalità del decreto Piantedosi che regola la gestione dei soccorsi in mare. Almeno quattro quelli illustrati dai legali della ong. Nell'ordinanza che conferma la sospensione dell'efficacia del fermo, la giudice rileva che "l'esclusione del soggetto noleggiatore dal novero dei destinatari formali della sanzione amministrativa, con la conseguente impossibilità per quest'ultimo di proporre opposizione avverso eventuali provvedimenti sanzionatori reputati illegittimi, merita un ulteriore approfondimento al fine di verificare l'esistenza di un profilo di illegittimità costituzionale". Al termine dell'udienza del 5 aprile scorso, invece, la giudice Marra aveva dato 60 giorni per la presentazione di ulteriori memorie sui profili di dubbia costituzionalità della norma; successivamente deciderà se accogliere le eccezioni di legittimità, e quindi l'eventuale remissione alla Corte Costituzionale di questi profili (o altri che potrebbero emergere), o rigettare le istanze avanzate.

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