Tre arresti in Grecia, sospettati di aver appiccato un incendio

ATENE, 14 AGO - La polizia greca ha arrestato tre persone, tra i 19 e i 27 anni, sospettate di avere provocato incendi dolosi nei pressi della città di Patrasso. Lo riporta l'emittente statale Ert. I pompieri sono ancora al lavoro per spegnere i focolai sparsi degli incendi boschivi scoppiati due giorni fa nell'unità periferica dell'Acaia, nel Peloponneso. Ieri il fuoco - che ha provocato l'evacuazione di oltre venti insediamenti e ha distrutto case e officine - è arrivato fino ai sobborghi di Patrasso, terza città della Grecia per dimensioni. Secondo l'Osservatorio Nazionale di Atene, negli ultimi due giorni gli incendi che hanno flagellato la Grecia hanno ridotto in cenere circa diecimila ettari in tutto il Paese; nell'unità periferica dell'Acaia si stima che siano andati in fumo circa duemila ettari, riporta Kathimerini. Tra gli arrestati, ci sono due giovani sospettati di avere appiccato un incendio nel sobborgo di Sichena, presso Patrasso. I due sono stati identificati dalla polizia grazie ad alcuni filmati e a delle testimonianze oculari, e uno dei due, un diciannovenne, avrebbe confessato di avere appiccato il fuoco. Lo riporta l'agenzia Ana-mpa. Durante le indagini, gli agenti hanno recuperato una bottiglia contenente liquido infiammabile, che è stata inviata al laboratorio forense per essere analizzata. Dall'anno scorso il governo conservatore di Nea Dimokratia ha deciso di inasprire le sanzioni: chi appicca incendi dolosi in Grecia può essere condannato fino a 20 anni di reclusione e a multe fino a 200.000 euro.
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