Italia e Estero

Tour degli Emirati, fine dell'isolamento per 8 bresciani su 10

Oggi e domani ripartono tutte le persone al seguito della corsa nel Paese arabo, tranne quelle di 2 squadre
Un momento della corsa, interrotta dopo cinque tappe
Un momento della corsa, interrotta dopo cinque tappe
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Dovrebbero ripartire tutti fra oggi e domani gli atleti, i tecnici ed i membri degli staff al seguito del Tour degli Emirati Arabi Uniti, in tutto 500 persone provenienti da ogni parte del mondo (e fra queste una decina di bresciani) bloccate in hotel per il timore di contagio da coronavirus. Ripartiranno tutti tranne il personale di due squadre, la Gazprom RusVelo (che ha sede logistica a Lonato) e la francese Groupama - Fdj, personale per il quale le autorità sanitarie emiratine hanno disposto ulteriori accertamenti, nonostante l’esito del primo tampone sia stato, secondo quanto si apprende, negativo.

Ed in questa situazione di perdurante incertezza sono direttamente coinvolti due ciclisti bresciani, entrambi in forza alla Gazprom RusVelo: Imerio Cima di Lonato e Christian Scaroni di Botticino. Prima di lunedì, non potranno ripartire, sempre sperando che gli ulteriori controlli medici non riservino loro brutte sorprese. E questo perché atleti e personale di Gazprom RusVelo e Groupama risiedevano sullo stesso piano dell’albergo nel quale tre persone hanno sofferto di febbre e bronchite, ingenerando il timore di un possibile contagio da coronavirus.

 

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