Italia e Estero

Studente italiano laureato ad Harvard 'siamo sconfortati'

epa12144173 People walk along the University of California Los Angeles (UCLA) campus in Los Angeles, California, USA, 29 May 2025. The Trump administration has launched multiple investigations targeting Ivy League school, including a blocked attempt to revoke Harvard's ability to enroll international students. A federal judge said on 29 May that she would extend the temporary restraining order blocking it. EPA/ALLISON DINNER
epa12144173 People walk along the University of California Los Angeles (UCLA) campus in Los Angeles, California, USA, 29 May 2025. The Trump administration has launched multiple investigations targeting Ivy League school, including a blocked attempt to revoke Harvard's ability to enroll international students. A federal judge said on 29 May that she would extend the temporary restraining order blocking it. EPA/ALLISON DINNER
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ROMA, 17 GIU - "La prima parola che ho in mente è 'sconforto', ci siamo sentiti una sorta di pedina di scambio per una questione molto più grande di noi. Il filo conduttore è l'attacco alle istituzioni, non solo nei confronti di Harvard ma anche della ricerca, della medicina, della giustizia, è stato licenziato il capo dei vaccini della Fda, il governatore della banca centrale è sotto attacco ogni giorno come i magistrati e tutto il sistema educativo". A dirlo è Guglielmo, un giovane italiano che si è laureato appena tre settimane fa in Business Administration ad Harvard, "nel giorno in cui era fissata una udienza sul visto agli studenti stranieri". Il giovane è intervenuto all'incontro 'La svolta illiberale degli Usa', che ha visto, tra gli altri, gli interventi della docente universitaria Maria Pia Abbracchio, dall'ambasciatore Michele Giacomelli e dalla presidente di Azione Elena Bonetti che è anche docente universitaria. "Harvard - ha proseguito Giacomo - è la più vecchia università e preda succulenta di questa strategia. Accusata di antisemitismo, durante gli attacchi terroristici di 2 anni fa e di mancanza di libertà di espressione per chi non è di sinistra, ha visto prima cancellati i fondi di ricerca e le agevolazioni fiscali. Poi è stata cancellata la possibilità di avere studenti internazionali che pagano le rette più alte e quindi sono fonti di guadagno. Noi studenti internazionali siamo piccole pedine in uno scontro ampio e questo è per noi motivo di sconforto di incapacità di poter fare qualcosa". Per Bonetti "non si può attendere oltre: oggi manca una strategia di governance unitaria che faccia della ricerca europea una ricerca coesa, con una massa critica per diventare competitiva a livello internazionale. L'Europa deve diventare un payer importante". Bonetti e Abbracchio hanno annunciato per oggi in Aula alla Camera la presentazione di una mozione "per favorire il rientro dei cervelli dall'Europa e dagli Stati Uniti potenziando la struttura interna della ricerca, ovvero istituendo una Agenzia nazionale per la ricerca che garantisca una tempistica di reclutamenti e di finanziamenti nazionali temporalmente stabile, in modo che gli scienziati sappiano che ogni anno escono i bandi e facciano le domande. Questa Agenzia è indispensabile - ha osservato Abbracchio - perchè deve avere una programmazione quinquennale, meglio se decennale ed essere indipendente dal passaggio dei diversi governi".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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